DA CUNEO A TORINO. È ARRIVATA EVENTVM: UNA SOLA APP, TANTO DIVERTIMENTO

Non tutti lo sanno, ma sulla bocca dei giovani cuneesi ricorre da tempo una frase: “Stasera non so che fare, non c’è mai niente a Cuneo”. Un concetto semplice, che da una parte fa sorridere: chi non lo ha mai pensato in vita sua? Ma nel caso di Cuneo, queste parole ritornano troppo spesso. Sia chiaro, non perché le città della provincia del basso Piemonte non organizzino niente, anzi: il problema è che la realtà cuneese riguarda un territorio ampio che si frammenta in una moltitudine di istituzioni locali, ciascuna delle quali crea eventi indipendentemente dalle altre. Così facendo, si arriva ad un numero elevato di manifestazioni: basti pensare alle feste di paese, che durante l’estate arrivano ad essere più di 70; ad esse si aggiungano tutti gli eventi nelle discoteche, quelli culturali, musicali e mangerecci. Una mole enorme di eventi distribuiti su un territorio da sempre colpito da una scarsa comunicazione sui social network, ormai il vero terreno di informazione. Ed è qui che entra in gioco un gruppo di giovani che hanno dato inizio alla ribellione contro il regime della scarsa comunicazione.

Di Eventvm (con la seconda V latina) abbiamo parlato con Giacomo Giacca, uno degli ideatori e fondatori.

Come è nato il progetto Eventvm?

“Abbiamo pensato di risolvere un problema che ci riguardava da vicino: c’era bisogno di qualcosa o qualcuno che raccogliesse in un solo posto tutti gli eventi, data la dispersione di notizie. L’idea ci è venuta in mente prima della pandemia, ma quest’ultima ha messo in stand-by il progetto per molto tempo. Una volta che i locali sono stati riaperti, dovevamo gestire un bombardamento di avvenimenti a cui non eravamo più abituati a causa del lungo lockdown. Ma avevamo voglia di lavorare e soprattutto di tornare a stare insieme.”

Avete iniziato l’avventura in pochi, ma la squadra si è allargata molto.

“Attualmente siamo in sette. Tutti giovanissimi. Io, Stefano Bossolasco e Lorenzo Paoletto siamo co-founder, ma ciascuno ha la propria mansione: io mi occupo di strategia e di pubbliche relazioni, Stefano di organizzazione del lavoro e gestione del prodotto, Lorenzo di contabilità e amministrazione. Oltre a noi, ci sono anche Mouna EL Achari (gestione Social media, Marketing e Data Analysis), Valentina Gondolo (Social media, Design e Grafica del brand), Andrea Riccardi (Web developer beckend e frontend) e Dario Testa (Web developer mobile app).”

Presumo che questo incremento del personale sia dovuto, oltre che all’aumento del lavoro, anche al lancio della vostra app, nata a maggio 2022, anche se le persone della provincia di Cuneo vi conoscevamo già da mesi.

“Esatto, come ho detto, dopo che la fase più dura della pandemia si è conclusa, c’è stato un boom di eventi, per questo abbiamo allargato il team. Abbiamo iniziato con la creazione di una pagina Instagram, che in breve tempo ha raccolto migliaia di follower. Come pubblicità usavamo degli stickers che appiccicavamo un po’ ovunque per le città. Con il tempo ci siamo resi noti non solo al pubblico, ma anche a livello accademico: i Politecnici di Torino e Milano, insieme alla Bocconi, si sono interessati a noi con il progetto “InnoVentureLab”. Siamo anche molto fieri di essere nel percorso i3P, incubatore di imprese del PoliTo, un luogo in cui le nuove start-up possono confrontarsi tra loro e ricevere consulti e supporto.”

Tutto questo è nato per raccogliere gli eventi cuneesi, ma so che durante l’estate 2022 avete coperto anche una parte del territorio ligure.

“Nei mesi estivi la provincia è ricca di eventi, ma sappiamo tutti che l’estate vede una sorta di “migrazione”, soprattutto verso il mare della Liguria. Per questo abbiamo pensato che sarebbe stato bello comunicare anche gli eventi della riviera ligure, nello specifico quelli delle province di Savona e Imperia, dato che la maggior parte dei ragazzi cuneesi passano le vacanze lì. A posteriori possiamo dire che sia stata una mossa strategica, anche se improvvisata: da subito abbiamo ricevuto feedback positivi sia dagli utenti sia dai locali ospitanti le manifestazioni. A fine estate avevamo raccolto tante persone interessate, arrivando ad avere 5000 follower e altrettanti utenti che avevano scaricato l’app.”

Dopo la Liguria non vi siete fermati, volevate conquistare anche Torino con la vostra applicazione. Come è andata?

Il nostro progetto è una community digitale di eventi, e Torino è stata la prova del nove. Siamo usciti sul capoluogo con l’app a inizio dicembre, con un prodotto non ancora pronto per i numeri che poi sono effettivamente usciti fuori: migliaia di download in pochissimi giorni. È una città davvero ricca di eventi e la difficoltà sta proprio nel riuscire a tracciarli tutti. La cosa che bisogna dire è che, fino ad ora, Torino è stata un campo di battaglia: ci ha fatto capire che l’app funziona a livello sociale, ma siamo dovuti intervenire tempestivamente sul piano tecnico per aggiornare l’infrastruttura facendo sì che possa reggere un traffico elevato.

Un grande passo avanti rispetto a qualche mese fa. E ora? Cosa bolle in pentola?

Il nostro obiettivo principale è continuare a crescere, anche dal punto di vista qualitativo, e in questo l’incubatore del Politecnico ci sta aiutando molto. Stiamo cercando nuovi investitori per il progetto, oltre che più collaborazioni con altri organizzatori. Vorremmo anche creare degli Ambassador che ci aiutino a far conoscere sempre di più Eventvm.

Grazie mille per questa intervista.

Grazie a voi per lo spazio che ci avete dedicato.

Rachele Crosetti

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