Il mistero della lettera di Delfi

Nella regione della Grecia continentale, nascosto tra gli ulivi e le nubi, sul fianco del monta Parnaso si trova il santuario della città di Delfi, un antico luogo di culto dedicato al dio solare Apollo.

La Pizia e l’oracolo 

Presso il santuario di Apollo, in un punto non precisato, il viandante o il pellegrino poteva incontrare la Pizia, sacerdotessa del dio, e domandare ad Apollo stesso, tramite l’intercessione della stessa, quale fosse la decisione migliore da prendere a proposito delle future nozze per uno sposo, di una strategia militare da adottare per un generale o di una scelta politica per un tiranno o un sovrano.

Come è risaputo, la Pizia non amava rispondere in maniera esaustiva e molto spesso il vaticinio del dio era criptico, ambiguo e, addirittura, con una possibile doppia lettura. Ad esempio, il re di Lidia Creso ha domandato all’oracolo di Delfi se fosse opportuno o meno muovere guerra contro Ciro e la Pizia gli ha riferito che, se avesse marciato contro Ciro, avrebbe distrutto un impero. Inutile dire che l’impero era il suo.

Una lettera misteriosa sul frontone del tempio di Apollo

L’autore greco Plutarco, poliedrico per definizione, che per un periodo della sua vita è stato anche sacerdote a Delfi, racconta un aneddoto molto suggestivo in merito a un piccolissimo dettaglio presente sul frontone del tempio principale del santuario, ovvero il tempio di Apollo.

Nell’E di Delfi, appunto, tenta di spiegare ai propri nipoti, che si erano recati a Delfi per fargli visita, quale fosse l’origine, alquanto misteriosa e lontana nel tempo, del rilievo raffigurante la lettera “ε” proprio sulla parte anteriore del tempio. In effetti, l’origine e il significato di questa raffigurazione non era del tutto chiara neanche all’autore stesso che propone una serie di soluzioni.

“Se…” è l’inizio di ogni domanda

Una prima interpretazione possibile vede la lettera “ε” come l’inizio, in greco, della congiunzione ipotetica “εἰ” (traducibile con l’italiana se), di fatto la prima parola che pronuncia un pellegrino quando giunge presso la Pizia, sul Parnaso, a rivolgere la propria domanda.

Chi sei in fondo?

Una seconda interpretazione potrebbe alludere a un’ipotetica risposta dell’orante del responso del dio. In fondo, di fronte alla grandezza della divinità l’uomo non può niente e, quindi, Apollo, insieme a tutti gli altri numi, è l’unica vera essenza (e i mortali non devono preoccuparsene).

I 5 sapienti e la numerologia

Un’ultima possibilità riguarda i numeri. La lettera sarebbe il simbolo del numero cinque e si riferirebbe ai cinque dei sette sapienti. Altre numerose versioni legano la lettera, infine, ad altre interpretazioni numerologiche.

Nicola Gautero

Crediti immagine in evidenza: https://www.storicang.it/a/delfi-il-santuario-sepolto-dio-apollo_14641

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