Incertezza economica: la nuova moda della Gen Z

“Il nuovo trend dei giovani: cenare a casa”, questo è quanto viene detto sul web in merito a come la Generazione Z, da pochi anni approcciatasi all’età adulta, sceglie di socializzare. Pare infatti che gli attuali ventenni si stiano discostando dalle abitudini proprie della generazione precedente, come quella di andare a cena al ristorante o di andare a ballare, preferendo ospitare gli amici nella propria dimora (o, viceversa, andando a casa di amici) per cenare insieme e trascorrere una serata tranquilla in compagnia.

Questa inclinazione è stata ben presto assorbita dai social network, che nel giro di poco tempo l’hanno trasformata in una nuova moda d’élite: su TikTok, infatti, sta spopolando l’hashtag #hostingera, volto a romanticizzare il trend delle cene in casa, mostrando persone che cucinano piatti sofisticati e decorano la tavola per gli ospiti. Inoltre, diverse start-up stanno cogliendo la palla al balzo, creando vere e proprie guide su come creare “il dinner party perfetto”, con tanto di consigli su ricette e decorazioni. Non manca chi non si trova d’accordo sostenendo che, così facendo, si vada a rimuovere ogni sfumatura di informalità che le cene in casa dovrebbero avere, con l’annullamento della loro semplicità (e della conseguente convivialità).

Alla luce di tutto questo, tuttavia, è realmente necessario dibattere sul grado di formalità che un incontro tra amici dovrebbe avere? Tutt’al più quello che dovrebbe far storcere il naso è la narrazione scorretta che ne sta derivando. Ormai pare che ogni abitudine della Gen Z, in un’era altamente digitalizzata, venga accolta come una semplice moda e strumentalizzata dal web, senza analizzare eventuali cause sottostanti. Il sito Fanpage ha definito “curioso” il fatto che gli attuali giovani stiano ritornando ad un’era passata, quella dei nostri nonni, in cui si ospitavano le persone a casa propria. Insomma, un simpatico riadattamento delle tradizioni ai giorni nostri, nulla di più.

Non sono mancati i commenti dei diretti interessati che, in risposta a questa narrazione, hanno fatto giustamente notare che questo “ritorno alle origini” altro non è che conseguenza dell’attuale situazione economica. “Non c’è più la moda di girare in Ferrari e di comprare la prima e la seconda casa. Queste mode…”, scrive in maniera sarcastica un utente su Instagram.

Lavori sottopagati, mancanza di certezza sul futuro, prezzo degli affitti troppo alto… questi sono solo alcuni dei disagi che i giovani si ritrovano ad affrontare, dovendo di conseguenza adottare altre abitudini e vivere i vent’anni in maniera diversa da come li vivevano i nostri genitori. Disagi che, finché non verranno percepiti come tali, non saranno mai risolti realmente. Così, accanto alle già numerose cronache superficiali di questa generazione, definita come “inspiegabilmente infelice” o “senza voglia di lavorare”, si aggiunge la moda delle “cene a casa”.

Monica Poletti

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