CER – Comunità Energetiche Rinnovabili

Condividere l’energia per un futuro migliore e più sostenibile è ora possibile.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili, o CER, sono rappresentate da un’associazione di soggetti, che possono variare da persone ad amministrazioni pubbliche fino ad aziende, che decidono di produrre e di condividere energia proveniente da fonti rinnovabili.

Normalmente, l’energia che utilizziamo nelle nostre case proviene da un fornitore che, tramite la rete elettrica, stocca i KiloWatt (unità di misura dell’energia) necessari per accendere il forno, la luce o il frigorifero. Lo stoccaggio di KiloWatt ha un prezzo orario, infatti sulle nostre bollette riceviamo il costo in base ai KiloWatt orari che abbiamo utilizzato durante il mese.

Negli ultimi anni, tuttavia, sta crescendo la richiesta di fonti rinnovabili di energia tanto che, molte case sono ormai dotate di pannelli solari sui tetti, soluzione vincente per il nostro territorio, naturalmente ricco di abbondanti periodi di luce. Tramite i pannelli solari è possibile produrre energia, che viene poi consumata direttamente nella casa a cui sono collegati. In questo modo, la richiesta di energia al fornitore diminuisce e le bollette di conseguenza.

Tramite le Comunità Energetiche Rinnovabili vengo rivisitate queste due possibili condizioni. All’interno di una CER possiamo trovare un produttore, ovvero un ente che produce solo energia da fonti rinnovabili, un consumatore e un prosumer, ovvero un ente che produce e consuma allo stesso tempo. In quanto produttore, consumatore o prosumer, facendo parte di una comunità, si avranno dei benefici differenti. Facciamo quindi un esempio pratico per capire meglio come funziona una Comunità Energetica.

Piero decide di dotare la sua casa di pannelli fotovoltaici. Durante l’estate riesce a soddisfare il suo fabbisogno energetico tramite il solo utilizzo dei pannelli ma durante l’inverno, al contrario, ha bisogno di prelevare dalla Rete Nazionale l’energia per coprire le sue necessità. Per questo motivo ha stipulato un normale contratto con una compagnia elettrica che gli permette di usufruire del servizio elettrico. Piero pagherà sulla bolletta quanto consuma: in estate pagherà di meno, in inverno di più. Mario, al contrario, non ha intenzione di dotare la sua casa di pannelli fotovoltaici e quindi stipula un normale contratto con una compagnia elettrica, diversa da quella di Piero perché poco conveniente per lui.

Insieme Mario e Piero decidono di formare una Comunità Energetica. Piero produce energia tramite i suoi pannelli fotovoltaici e il surplus che lui non utilizza viene messo in circolazione, tramite il Gestore dei Servizi Energetici, e viene utilizzato da Mario per alimentare la sua casa. Piero è un prosumer, perché produce per sé e per altri, mentre Mario è un consumatore perché consuma l’energia proveniente dalla Rete Nazionale. Ovviamente, ci saranno dei periodi in cui né Piero né Mario potranno usufruire solo dell’energia rinnovabile proveniente dai pannelli solari di Piero quindi, ciascuno attingerà al proprio fornitore di energia e pagherà per quanto consuma.

Dove sta quindi la convenienza di una CER?

Piero risparmia sulla bolletta perché autoproduce e quindi solo al bisogno usufruirà del fornitore per alimentarsi. Inoltre, il surplus che immette nella Rete Nazionale, e che viene utilizzato da Mario, gli viene retribuito in base ai KiloWatt che rilascia. Mario, invece, ha un risparmio economico perché il prezzo dell’energia proveniente dalla Comunità Energetica è competitivo sul mercato. La competitività sul prezzo è portata dal fatto che è lo Stato che decide il prezzo fisso con cui ripagare Piero dell’energia che immette e Mario dell’energia che consuma.

Piero e Mario quindi avranno due spese, quelle della Comunità Energetica e quelle imposte dal fornitore quando, al bisogno, utilizzeranno l’energia messa a disposizione da quest’ultimo. Queste ultime spese dipendono totalmente da Piero e Mario e dai contratti che hanno stipulato con i fornitori che si sono scelti. La realtà fino adesso descritta è piuttosto utopica ma del tutto possibile da realizzare, anche se con alcune difficoltà. Le Comunità Energetiche presentano infatti molti vantaggi, ma altrettanti svantaggi. Vi aspetto al prossimo articolo per saperne di più!

Noemi Ferro

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