Esplorazione dell’Invisibile tra Fotografie, Sculture e Nuove Prospettive: Jacopo Benassi alla GAM

La Galleria d’Arte Moderna (GAM) ospita un evento che promette di rivoluzionare il panorama dell’arte contemporanea: la mostra “Jacopo Benassi: Autoritratto Criminale“. In questa straordinaria cornice, gli spazi della GAM si trasformano in un palcoscenico per l’esplorazione di nuove frontiere artistiche, guidata dall’eclettico talento di Jacopo Benassi.

Al centro dell’attenzione c’è “Panorama di La Spezia, 2022“, un’opera recentemente acquisita per le collezioni del Museo grazie alla Fondazione CRT. Questo capolavoro offre uno sguardo unico sull’autoritratto, dove l’artista si rivela attraverso un intricato mosaico di fotografie e tele, trasportandoci in un viaggio surreale tra i giardini notturni di La Spezia e i dipinti della città. Un’esperienza coinvolgente che sfida le convenzioni artistiche.

Con audacia e creatività, l’artista esplora nuove dimensioni dell’arte contemporanea, mescolando fotografia, scultura e nonfotografia. Le sue opere trasformano gli spazi della GAM in un’installazione dinamica, coinvolgendo gli spettatori in un dialogo profondo sulla natura dell’arte stessa.

La mostra invita il pubblico a riflettere sul rapporto tra l’artista e lo spazio espositivo, trasformando la GAM in uno scenario interattivo dove l’arte prende vita. E non si tratta solo di estetica: l’opera di Benassi è intrisa di una critica sociale profonda, che invita gli spettatori a interrogarsi sul ruolo delle immagini nella società contemporanea.

Ma cosa si nasconde dietro la creazione di queste opere? Benassi ci svela un mondo di riflessioni e rielaborazioni, da un nuovo concetto di autoritratto, che si staglia tra presenza e assenza dell’artista, a un approccio innovativo nel frugare nelle collezioni con occhio nuovo, riattivando opere del passato in un nuovo contesto. È una critica silente alla continua esaltazione dell’immagine del sé nel XXI secolo, un’autentica sfida alla visione convenzionale dell’arte.

Ripensare gli spazi diventa cruciale in questa esposizione. Benassi va oltre il semplice atto di esporre opere, trasformando gli spazi espositivi in un tutt’uno con l’arte stessa. Non solo La Spezia, ma anche la GAM stessa si rinnova attraverso questo dialogo spaziale. Gli spazi espositivi non sono più semplici contenitori di opere, ma diventano parte integrante della loro significazione.

Benassi si spinge ancora oltre: inserisce nelle sue opere un richiamo alla storia dell’arte e alla tradizione culturale di altre discipline. Il riferimento a Cesare Lombroso, con la sua trandisciplinarietà dell’arte, e il concetto di “Autoritratto Criminale” che emerge nelle opere, conducono lo spettatore in un viaggio che va oltre l’estetica, esplorando tematiche più profonde e complesse.

In questo contesto, le opere di nonfotografia assumono un ruolo particolarmente significativo. Il faro della GAM illumina nuove prospettive, invitando gli spettatori a imparare a guardare le immagini prima di produrne, svelando la bellezza nascosta dietro la rinuncia.

In definitiva, “Jacopo Benassi: Autoritratto Criminale” non è solo una mostra d’arte, ma un’esperienza unica e coinvolgente che invita gli spettatori a esplorare nuove dimensioni dell’arte contemporanea. Con la sua maestria artistica e la sua visione innovativa, Benassi ci guida in un viaggio emozionante attraverso il cuore stesso dell’arte moderna.

Jessica Pons

Crediti immagine di copertina: gamtorino.it

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