Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana, in mostra a Palazzo Reale a Milano

Sindrome di Stendhal: complesso di manifestazioni di disagio e sperdimento psichico conseguenti a una forte esperienza emozionale subita, in particolare, da visitatori di centri storico-artistici dove più forte e caratterizzante è il contesto culturale. Questa è la definizione della Treccani, che descrive perfettamente le sensazioni che si possono provare in visita alla mostra Dal cuore alle mani: Dolce&Gabbana, soprattutto se si ama la moda. Dal 7 aprile al 31 luglio, Palazzo Reale a Milano ospita opere di Alta Moda, Alta Sartoria e Alta Gioielleria ideate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana e realizzate artigianalmente da mani sapienti. Questa mostra “è un vero e proprio tributo all’incontro tra idee e artigianato, alla passione creativa che dà vita ai desideri dei designer” – afferma la storica d’arte e di moda Florence Müller, curatrice dell’esposizione.

Il tintinnio delicato del vetro, lo scintillio emanato dalla luce rifratta sullo stesso, il riflesso degli abiti in mille specchi… Un’onda di emozioni travolge chi apre le tende ed entra nelle stanze della mostra. In particolare, qui si fa riferimento a quella dedicata all’arte della lavorazione del vetro riproposta in forma di abiti del brand, nello specifico della collezione di Alta Moda presentata davanti a Palazzo Ducale a Venezia nel 2021. Suggestivo è poter vedere dal vivo e da vicino come degli elementi in vetro si possono incastonare per creare dei vestiti: così come si compone un pezzo d’arte, si può comporre un abito. Similmente, è affascinante osservare da vicino altri procedimenti come la cucitura di paillettes quadrate per realizzare quelli che da lontano sembrano veri e propri mosaici su abiti d’Alta Moda, trovati nella stanza dedicata alle collezioni in cui i designer hanno deciso di inserire il mosaico nel proprio repertorio. Dopo l’arte del vetro e quella del mosaico, l’arte della pittura: una suggestiva sezione dell’esposizione raccoglie creazioni dei designer ispirate a grandi artisti come Leonardo o Raffaello. Moda e arte, moda è arte. Questi due mondi sono da sempre stati in contatto, ma non solo: l’Alta Moda in particolare e la moda a 360° con il suo processo creativo come si possono definire, se non delle forme d’arte?

Abiti imbastiti sui manichini, ricami ancora non finiti, tessuti, perline, paillettes… In una stanza dedicata, ci si può immergere nel processo di realizzazione dei vestiti. Tutto questo non solo notando la scelta della materia prima e come può essere impostato il lavoro, ma anche avendo a disposizione immagini in movimento grazie alle quali si possono osservare mani esperte all’opera. Da questo luogo traspare il valore dell’artigianalità e del fatto a mano, ormai sempre più raro e presente principalmente nell’Alta Moda, negli abiti realizzati su misura o nelle piccole botteghe, che ormai stanno scomparendo per via dei costi troppo elevati e della voglia di velocità nei nuovi acquirenti. Scoprire la bellezza del fatto a mano può avvicinare a questo antico valore, fatto di poco e bene.

I colori della Sicilia, il cuore sacro della Devozione, il rapporto con la Divinità: ovviamente non potevano mancare all’appello questi elementi, tra le cifre stilistiche più conosciute del brand. L’Italia in generale e la Sicilia in particolare sono tra le più forti ispirazioni dei designer; infatti, file rouge delle loro collezioni sono le tradizioni, i colori, le forme del Bel Paese che si trasmettono in valori quali la creatività, l’imprenditorialità, l’artigianalità e costruiscono la forte identità del marchio.

Il viaggio non si conclude qui, perché ci sono molte altre stanze e storie da scoprire. Questa mostra è infatti una scoperta: di un brand, di un modo di lavorare, di una realtà di fondo non troppo conosciuta al grande pubblico. Se ha attirato la vostra curiosità, merita decisamente una visita.

Alessandra Picciariello

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