Arco Elefante: un ponte tra storia naturale e arte contemporanea

La collezione del Museo regionale di Scienze naturali si è ampliata e, questa volta, non con un altro reperto archeologico.  Da venerdì 22 marzo è infatti possibile ammirare l’opera contemporanea “Arco Elefante” del collettivo Guerrilla Spam.

Il progetto, promosso dall’Associazione culturale Club Silencio, con la curatela di Matteo Bidini e la collaborazione di Silvia Collura, arricchirà stabilmente la collezione del museo grazie alla generosa donazione dell’Associazione.

Arco Elefante di Guerrilla Spam – credit Federico Masini Studio

Arco Elefante è un’opera di grandi dimensioni (altezza 2,5m base 2m x1,50m) ed è dedicata ad Abul Abbas, elefante di Carlo Magno, nato in Africa e morto di polmonite sulle sponde del Reno nell’810, a Fritz, elefante di Re Carlo Felice di Savoia, nato in India e morto per asfissia mediante ossido di carbonio nella Palazzina di caccia di Stupinigi nel 1852, e a tutte le bestie di ogni tempo e luogo catturate e deportate per gli usi e per i trastulli degli uomini.

Gli elefanti, così come altri grandi mammiferi, sono stati utilizzati dagli uomini per svariati motivi in innumerevoli occasioni della storia. In epoca medievale il commercio che legava l’Europa all’Asia impiegava anche elefanti nel trasporto di carichi e merci da scambiare; sulle loro groppe hanno viaggiato persone e oggetti esotici, tra cui tappeti orientali, che sono giunti in Occidente e hanno trasmesso decori e immagini poi riutilizzati da artigiani e artisti.

L’opera, che è al tempo stesso un elefante stilizzato e un arco, simboleggia il “passaggio immaginario tra Oriente e Occidente”, come evidenzia il collettivo Guerrilla Spam.

La struttura è concepita per essere interattiva. Attraversando la tenda i visitatori, infatti, attivano dei sonagli. Questo passaggio simula un viaggio da un mondo all’altro, da una cultura all’altra, e si concepisce l’elefante non più come oggetto curioso, ma come simbolo di connessione e scambio. Il motivo dell’arco carenato riprodotto sulle tende trae ispirazione dal lavoro dello studioso lituano Jurgis Baltrusaitis. Questi ha rintracciato le origini mesopotamiche nei capitelli romanici europei e ha rivelato come l’arco carenato, tipico delle nicchie del Buddah in Asia, sia giunto in Europa, contribuendo in modo significativo alla fioritura dell’architettura gotica.

L’installazione, site-specific, trasforma dunque radicalmente il ruolo tradizionale del museo: da luogo statico di osservazione a spazio dinamico di interazione e partecipazione.  “È un progetto innovativo che nasce da una curiosità reciproca e dalla voglia di contaminazione tra arte contemporanea e scienze naturali,” ha dichiarato il direttore Marco Fino.  

L’idea nasce nel contesto del programma culturale Tra cultura e natura, curato dalla Fondazione Circolo dei lettori per il Museo Regionale di Scienze Naturali, che prosegue fino all’estate.

Guerrilla Spam

Guerrilla Spam nasce nel 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di affissione negli spazi urbani. Oggi alterna tale pratica a interventi di muralismo, installazioni, azioni, performance e workshop in Italia e all’estero. Lavora in spazi eterogenei, dalle occupazioni ai musei d’arte moderna e contemporanea, sino alle scuole, comunità minorili, carceri e centri di accoglienza, privilegiando sempre l’uso dello spazio pubblico urbano come luogo della collettività. In questa produzione sono decisive e numerose le fonti iconografiche: dalla statuaria africana alle incisioni rupestri, dalle allegorie medievali ai disegni satirici dell’espressionismo tedesco sino a Pasolini; tali prelievi si sommano al vocabolario grafico di Goya, dei pittori fiamminghi e di varie manifestazioni artistiche di popolazioni remote studiate negli anni. La mescolanza di tanti stili disparati genera un nuovo immaginario che fonde Oriente e Occidente, cultura alta e bassa, in un risultato familiare ma al contempo alieno. La finalità resta il raggiungimento di un’arte simbolica che comunica a più livelli dei significati all’osservatore. Guerrilla Spam ha esposto in Italia in musei archeologici nazionali e musei d’arte moderna e contemporanea. I loro lavori sono stati notati e raccontati sulle pagine delle testate nazionali e internazionali, tra cui The Economist.

Alexandra Onofreiasa.

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