I classici della letteratura conquistano TikTok: il fenomeno Edoardo Prati

Ha ancora senso leggere i classici della letteratura nel 2024? Se a questa domanda dovesse rispondere Edoardo Prati, classe 2004, la risposta probabilmente sarebbe sì. Pur appartenendo alla Generazione Z, Edoardo è infatti un divulgatore e classicista innamorato della poesia e della letteratura, che si è fatto conoscere postando i suoi video sulla piattaforma di Tik Tok e facendo appassionare migliaia di followers nel giro di qualche anno.

La sua ascesa come “influencer culturale” è iniziata nel 2020, quando, ancora studente del liceo classico, ha deciso di registrare un video utilizzandolo come pretesto per esercitarsi nell’esposizione prima delle interrogazioni. Oggi, pur continuando la sua attività di divulgazione, è studente presso il Corso di Lettere Moderne dell’Università di Bologna e si fa conoscere non solo attraverso social networks come Instagram e Tik Tok, ma anche tramite interviste giornalistiche e televisive (recentemente è stato ospite a “Stasera c’è Cattelan” e “Che tempo che fa”). A partire da ottobre partirà poi la tournée in giro per l’Italia del suo primo spettacolo, “Cantami d’amore”: un’opera teatrale concepita come un viaggio attraverso le parole dei grandi autori per l’appunto sul tema dell’amore, che lui stesso definisce come la “cosa più politica e meno fascista che esista”.

Lo scopo della divulgazione di Edoardo Prati (come affermato da lui stesso in una puntata del podcast “Gen Z allo specchio“) è quello di “rubare un minuto di tempo alle persone” e mostrare loro che anche nella letteratura c’è qualcosa di curioso e bello, in grado di svelare di più su se stessi.

Guardando i suoi video, si può intuire che gli elementi caratterizzanti il successo del giovane Edoardo sono molteplici: in primo luogo fra tutti la sua incredibile abilità nel saper ritrovare una similitudine rispetto al vissuto di autori di migliaia di anni fa, espressa sotto forma di versi o prosa, partendo da una riflessione su uno stato d’animo o da un fatto di vita quotidiana.

Ognuno di noi almeno una volta nella vita può dire di essersi sentito come Catullo, tormentato da un’ambivalenza di sentimenti nei confronti di Lesbia, o come Seneca, alla ricerca di un modo per essere felice, o come Dante, deluso dalla situazione politica del suo tempo. D’altronde, sentimenti come l’amore, l’odio e la tristezza 一 via dicendo 一 sono insiti nella natura umana e pertanto vissuti ed espressi fin dalla comparsa dell’uomo sulla Terra. Quello che riesce a fare Edoardo è rivelare al suo pubblico che ognuno di noi non è solo in ciò che vive e prova, se non altro perché anche Virgilio, Dante e Catullo l’hanno vissuto e provato prima di noi. La letteratura, dunque, è ancora capace non solo di affascinare, con le sue metafore e il suo linguaggio, ma soprattutto di confortare.

Considerando che i contenuti pubblicati sui social sono in larga parte oggetto di fruizione della generazione Z (composta dai nati tra la fine degli anni ’90 e il 2010), ossia quella che, come riportato da molteplici statistiche, soffre la solitudine ancor più di quelle precedenti, si intuisce il motivo per cui i contenuti di Edoardo siano diventati così celebri in breve tempo. A tutto ciò si aggiungono le sue eccezionali capacità di esposizione e di linguaggio, che arricchiscono i suoi video rendendoli accattivanti e permettendo al divulgatore di incantare mezzo milione di followers. La passione di Edoardo per i classici, in realtà, traspare sia dal  linguaggio verbale che da quello non verbale: dai suoi reels si percepisce la meraviglia che prova di fronte alla potenza delle parole dei grandi poeti; ciò conseguentemente instilla curiosità nel suo pubblico, al punto che, chiusa l’applicazione, si ritrova la voglia di aprire i volumi abbandonati al liceo.

Leggere i classici nel 2024, quindi, ha senso per diversi motivi. Approcciandosi al loro studio, bisogna tenere a mente che si tratta di testi sorprendentemente più attuali di quanto si possa pensare. Tramite la Divina Commedia, il De Brevitate Vitae e loro simili, è possibile trovare una chiave per analizzare la natura umana, per rallentare dalla vita frenetica, concedendosi alla riflessione, e per riscoprire tanto sé stessi quanto gli altri, grazie alle parole di coloro che si sono tormentati e interrogati migliaia di anni prima di noi.

Maria Pia Bisceglia

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