Addio a San Salvario: nuova ordinanza firmata Appendino

La notizia è stata pubblicata solo ieri sul sito de La Stampa, ma ha già suscitato lo scontento della maggior parte dei giovani torinesi: la giunta comunale si accinge a varare entro fine giugno un’ordinanza che “vieterà il consumo di alcool all’aperto, nelle strade e nelle piazze“, imporrà la chiusura dei locali “alle 2 il venerdì e il sabato e all’1,30 gli altri giorni”, inoltre proibirà ai minimarket “la vendita di alcolici dopo le 19,30″.

Tagli alla cultura ed eventi annullati

Nonostante la sindaca Chiara Appendino sia in carica da poco meno di un anno, è già poco amata dai giovani torinesi a causa del taglio alla cultura di 5,8 milioni di euro apportato dalla sua giunta comunale: basti ricordare che questa primavera Torino non ha ospitato il Jazz Festival, né il Festival Torino Attarantàta, a causa di problematiche dovute a tagli dei fondi comunali, né lo Street Food Parade, a causa di una delibera della giunta comunale “che taglia il numero di operatori che possono somministrare cibo”, e non ospiterà nemmeno l’Holi Fusion Festival, annullato a causa della mancata concessione della deroga all’impatto acustico.

La causa: inquinamento acustico

In base alle dichiarazioni della giunta comunale, una delle motivazioni che sta dietro a questi tagli, delibere e ordinanze è l’inquinamento acustico: secondo le misurazioni effettuate dall’Arpa l’estate scorsa, il 46 per cento degli abitanti di San Salvario (3750 persone) è esposto a livelli di rumore fuori legge. Inoltre, sempre a questo proposito, la giunta ha parlato di braccialetti che rilevano i decibel nell’ambiente per i giovani frequentatori della movida di San Salvario e del Kappa Futur Festival, iniziativa che fa parte del progetto europeo Monica per lo studio di nuove tecnologie nel controllo dell’inquinamento.

E l’inquinamento acustico causato dal traffico?

Per quanto sia presente un problema di inquinamento acustico in San Salvario, la movida e gli eventi culturali e ricreativi, che la città di Torino organizzava fino allo scorso anno, non sono la causa principale dell’inquinamento acustico a Torino: lo dice l’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).

Secondo l’Arpa il traffico stradale costituisce la causa più diffusa di inquinamento acustico a Torino. I dati ottenuti dalla mappatura acustica della rete viaria evidenziano che circa il 40% della popolazione è esposta a livelli sonori superiori ai limiti fissati“.  Viene da chiedersi come mai la giunta comunale non concentri le stesse energie con cui affronta il problema dell’inquinamento acustico in San Salvario, anche nel risolvere il problema dell’inquinamento acustico causato dal traffico stradale, problema che affligge ben 355 mila abitanti di Torino, contro i 3,7 mila coinvolti dal problema di San Salvario.

Una soluzione a breve termine

Tale ordinanza, se approvata, interromperebbe il processo di riqualificazione di un quartiere che prima dell’arrivo dei giovani e dell’apertura dei locali era abbandonato a se stesso e al suo degrado. Inoltre, per quanto si possano non condividere i modi scelti per risolvere il problema, eliminare la movida da San Salvario non può comunque essere una soluzione a lungo termine: quando i Murazzi sono stati chiusi, i giovani si sono spostati in San Salvario e Vanchiglia; ora che anche qui non sarà più possibile far festa, si sposteranno altrove e il problema si ripresenterà. Staremo a vedere.

Irene Rubino