Into the White: il nuovo documentario su Jago

Il 18 e il 19 giugno approda nelle sale italiane Into the White, il documentario a cura di Luigi Pingitore che racconta la poetica del «nuovo Michelangelo», l’artista Jago.
Tra le sue opere più importanti si ricordano La Pietà, Habemus Hominem e Il figlio velato, ma l’autore si è fatto anche conoscere grazie al proprio approccio innovativo, basato sulla comunicazione social.
Che tu conosca già questo autore, o che tu sia semplicemente un curioso, il nuovo documentario potrebbe divenire uno spunto di riflessione per comprendere che cosa significhi fare arte al giorno d’oggi e quale sia il ruolo sociale della scultura.
Per scoprirne di più basta cliccare sul link in bio.

EL ANATSUI: quando riciclare diventa un’arte

Chi l’ha detto che non si può riciclare e allo stesso tempo creare arte? El Anatsui è un artista ghanese che crea installazioni con materiali riciclati. Le sue opere più famose, composte da tappi di bottiglia uniti tra loro da filo di rame si ispirano agli abiti e alle tradizioni ghanesi della sua infanzia e riflettono la storia del continente dal colonialismo europeo al problema dell’inquinamento ambientale dei rifiuti. La nostra redattrice Re Lorenza ci propone un articolo che analizza l’artista e le diverse sfaccettature delle sue opere.

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Camille Claudel: la scultrice dimenticata

In questo articolo Alessandro Santoni (@ale_santoni) ci parla di Camille Claudel una delle più grandi scultrici francesi del 1800. Ricordata però solo per la sua storia travagliata con Rodin, le sue opere sono state spesso dimenticate senza riconoscere quanto la sua arte possa essere sensibile ed emozionante. Questo è stato il destino di moltissime artiste donne che per via della nostra cultura dominante non sono mai riuscite ad entrare appieno nel “canone” artistico ed essere scoperte come si deve.

Buddha 10 Reloaded e Sonic Blossom: un’imperdibile esperienza presso il MAO

Dal 6 maggio è possibile visitare presso il MAO; Museo d’Arte Orientale di Torino la mostra Buddha10 Reloaded e Sonic Blossom a cura diLaura Vigo, Davide Quadrio e Lee MIngwei. Noi di The Password abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla première italiana e in questo articolo la nostra redattrice Martina Grasso ( @marti_grasso_ )ci illustra le particolarità di questa imperdibile mostra!

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Viaggio al termine della statuaria: oltre la tradizione

Pochi decenni, quelli dal 1940 al 1980 hanno rappresentato una rivoluzione nel mondo della scultura italiana: la ricerca di nuovi stili, l’utilizzo di materiali sempre più inusuali, e l’allontanamento dai canoni della tradizione portarono allo sviluppo di un nuovo statuto della scultura: ciò che al tempo era visto come la fine dell’arte plastica non è stato altro che il fiorire di nuove, stimolanti espressioni. Questo il nuovo tema al centro della mostra “Viaggio al termine della statuaria”, esposta alla GAM dal 4 aprile al 10 settembre. Ce ne parla la nostra redattrice @_gargantuaa_ che ha assistito per The Password all’anteprima stampa.

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Jago, In flagella paratus sum

Jago è uno dei più influenti scultori dell’arte italiana contemporanea che, lo scorso mese di agosto, ha attuato un altro dei suoi esperimenti: esporre la scultura a grandezza naturale di un giovane accovacciato a terra, pronto al flagello.

Di chi si tratta? Quale messaggio porta con sè? Quali sono state le reazioni dei passanti?
Per saperne di più, consultate l’ultimo articolo della nostra redattrice, @giuia_calvi.

TAG: @jago.artist

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immagine: HuffPost Italia

Denuncia sociale del femmincidio dal 1877

La nuova esposizione alla GAM di Torino ospita una tela che ai tempi fu oggetto di polemiche e giudizi. “La femme de Claude”, dipinto da Francesco Mosso nel 1877, denuncia il femminicidio di una donna da parte del marito ed è il primo a farlo. Fa parte della mostra “ottocento” esposta all’interno della Galleria d’Arte Moderna…