L’isola di Nauru: il problematico sistema di accoglienza australiano

In Australia il sistema di accoglienza è da sempre criticato: si tratta di luoghi in cui le condizioni non sono delle migliori e in cui non è semplice vivere.

Nauru ne è un esempio lampante. Piccola repubblica in Oceania, ospita uno dei più grandi centri “offshore”, anche se in realtà si tratta di una vera e propria prigione. Infatti, molti vi entrano ma pochi riescono a uscirne.

Grazie all’inchiesta del quotidiano britannico «The Guardian», che ha documentato l’accaduto, sono emerse le atrocità di questo ambiente. Nonostante le denunce mosse dalle Nazioni Unite e da Amnesty International la situazione, però, continua a non migliorare.

La nostra redattrice, Natasha Asunis, ce ne parla meglio nel suo nuovo articolo.

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Filone Djokovic

Negli ultimi giorni il tennista numero 1 al mondo, Novak Djokovic, ha fatto parlare molto di sé e non per una nuova impresa sportiva. La storia è risaputa: per partecipare agli Australian Open, Novak é atterrato in Australia, dove le regole sull’immigrazione prevedono che nessuno possa entrare se non avendo compiuto l’intero ciclo vaccinale, con un’esenzione medica che gli avrebbe permesso di giocare anche senza vaccino. Fermato all’aeroporto dalle autorità nazionali, il giocatore è ora costretto a passare la quarantena chiuso in una camera di hotel, fino a domani, quando si deciderà del suo destino.
Djokovic é subito stato innalzato a simbolo: per il governo australiano e per i pro vax di tutto il mondo, “Novax” si sarebbe comportato da sbruffone, pensando di poter aggirare le regole grazie al suo prestigio e, perché no, alla sua ricchezza. Per la sua famiglia, il governo serbo e i no vax, sarebbe invece un perseguitato, simbolo dei cittadini liberi che non vogliono piegarsi ai leader mondiali, addirittura paragonato a Spartaco e a Gesù. Per qualcun altro, il solo fatto di aver donato in beneficenza durante il periodo della pandemia fa di lui un benefattore, al quale questo “passo falso” dovrebbe essere lasciato passare senza troppe critiche.
Al di là del caso personale del giocatore, questa storia ci ricorda che non è vero che nel nostro mondo le regole sono regole e che tutti devono rispettarle. Sarà una pandemia a far cambiare finalmente qualcosa nella nostra società?

Vignetta di @vignette_incazzate.

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Forse non tutti sanno che…gli australiani entrarono in guerra contro gli emù. Due volte.

L’emù è un grande volatile, il secondo più grande al mondo dopo lo struzzo, per la precisione, tipico dell’Australia. Contro questa specie, alla fine della Prima Guerra Mondiale, il governo intraprese un’azione che, all’estero, verrà rinominata “Guerra degli emù” (novembre – dicembre 1932). Ma partiamo dal principio. Dopo la Prima Guerra Mondiale, i soldati tornati…