I nomadi digitali

Chi non sogna di poter lavorare da un paese esotico? Secondo i dati, il 64,4% della popolazione italiana vorrebbe diventare nomade digitale.
Di cosa si tratta? È l’opportunità di svolgere le proprie attività lavorative da remoto, anche in paesi in cui non è residente l’azienda.

Non sempre è semplice poterlo fare, ma molti paesi, tra cui l’Italia, stanno cercando di rendere più tutelato e agevole questo tipo di lavoro.
Ce ne parla la nostra redattrice Natasha Asunis nel suo ultimo articolo.

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E tu? Ti tatueresti mai un brand?

Lo skinvertising non è altro che la pratica di tatuarsi a fini di marketing.
Ma, quali motivi spingono una persona a tatuarsi il nome o il logo del brand? Quali casi sono i più curiosi e conosciuti?

Da Reebok a Greenpeace, questo fenomeno si mostra con caratteristiche ed esiti sempre diversi. Ce ne parla la nostra redattrice Natasha Asunis nel suo ultimo articolo.

La settimana lavorativa di quattro giorni funziona?

Lavorare tanto non è sinonimo di lavorare bene: lo mostrano i dati. L’Italia è il paese in cui si lavora di più ma non il più produttivo. Questo è uno dei motivi per cui si discute della possibilità di ridurre la settimana lavorativa a quattro giorni.
Attraverso tre casi tipo (Spagna, Scozia e Belgio) la nostra redattrice Natasha Asunis ci mostra i lati positivi e negativi di questo nuovo fenomeno.

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Mayotte: la porta secondaria d’Europa

Mayotte è un’isola dell’Oceano Indiano. Nonostante essa si trovi a più di 8000 km di distanza dalla Francia, è il suo 101° dipartimento.
In questo Oltremare francese, i migranti cercano con non poca difficoltà di entrare nell’Unione Europea.
Arrivati lì però si rendono conto di quanto la loro vita non possa migliorare: questo territorio è il dipartimento francese più povero, con un tasso di disoccupazione che si avvicina al 26%.
Inoltre, una volta che sono riusciti ad attraccare, accade molto spesso che vengano intercettati ed espulsi, nonché attaccati dagli abitanti dell’isola che li accusano di essere la causa di tutti i problemi economici.
La nostra redattrice Natasha Asunis ce ne parla nel suo ultimo articolo.

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Come spiegare il dolore cronico? The Spoon Theory

Vivere con un dolore cronico non è semplice, e non sempre si viene capiti.

Per questo, nel 2003, viene sviluppata la cosiddetta “Spoon Theory” da Christine Miserandino, teoria che spiega cosa significhi dover affrontare ogni giorno sintomi e dolori e, allo stesso tempo, riuscire a completare le attività quotidiane, dalle più semplici alle più complicate.

Questo studio è utile non solo per spiegare agli altri cosa significhi vivere con un dolore cronico, ma anche a coloro che ne soffrono. I pazienti, infatti, riescono a realizzare di non doversi sentire “sbagliati” per il fatto di non essere in grado di svolgere le proprie attività come tutti gli altri, ma capiscono di essere semplicemente degli individui che stanno mettendo al primo posto il proprio benessere fisico.

La nostra redattrice, Natasha Asunis, ce ne parla nel suo ultimo articolo.

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Sughra: la sposa bambina

Il fenomeno delle spose bambine colpisce circa 12 milioni di ragazze ogni anno.
Oggi la nostra redattrice Natasha Asunis ci racconterà la storia di una di loro: Ghulam Sughra.
Da giovane sposa bambina, grazie al suo impegno e al perseguimento dei suoi ideali, è riuscita a diventare un’attivista per l’emancipazione femminile, riuscendo a sconfiggere i tabù e le imposizioni della sua famiglia e del suo villaggio.
La sua fondazione è riuscita ad aiutare migliaia di donne pakistane, non solo finanziariamente, ma anche cercando di renderle libere.
Il suo più grande sogno infatti era ed è che tutte le donne del suo paese possano alzare la propria voce.

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La Russia dal finestrino

La ferrovia Transiberiana è famosa in tutto il mondo: attraversa ben 8 fusi orari e misura 9288 km. Il viaggio parte da Mosca, si attraversa tutta la Russia e si arriva a Vladivostok, sul Mar del Giappone.
La sua costruzione inizia nel 1891 per poi terminare completamente nel 1916 con un carissimo prezzo in termini di vite umane.
Durante i 7 giorni di viaggio è possibile vedere un susseguirsi di paesaggi magnifici che faranno da cornice ad un’esperienza in cui sarà possibile entrare a contatto con circa 190 popoli e numerosissime culture.
La nostra redattrice Natasha Asunis ce ne parla nel suo nuovo articolo.

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L’isola di Nauru: il problematico sistema di accoglienza australiano

In Australia il sistema di accoglienza è da sempre criticato: si tratta di luoghi in cui le condizioni non sono delle migliori e in cui non è semplice vivere.

Nauru ne è un esempio lampante. Piccola repubblica in Oceania, ospita uno dei più grandi centri “offshore”, anche se in realtà si tratta di una vera e propria prigione. Infatti, molti vi entrano ma pochi riescono a uscirne.

Grazie all’inchiesta del quotidiano britannico «The Guardian», che ha documentato l’accaduto, sono emerse le atrocità di questo ambiente. Nonostante le denunce mosse dalle Nazioni Unite e da Amnesty International la situazione, però, continua a non migliorare.

La nostra redattrice, Natasha Asunis, ce ne parla meglio nel suo nuovo articolo.

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Elizabeth Holmes: da paladina dell’innovazione a genio della truffa

La cultura del “fake it to make it”, presente da molto tempo nella Silicon Valley, ha colpito anche la fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes.

Dopo aver creato una macchina in grado di prelevare solamente una goccia di sangue per eseguire le analisi, è stata condannata per truffa dal tribunale di San Josè. Il macchinario, nella realtà dei fatti, non funzionava come avrebbe dovuto.

La nostra redattrice, Natasha Asunis, ce ne parla nel suo ultimo articolo.

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Worker Lives Matter: i cinesi dicono basta allo sfruttamento sul lavoro.

I lavoratori cinesi, riunitisi nel movimento dei “Worker Lives Matter” sono pronti a condannare la cultura del “996” che da sempre spinge i cittadini a fare estenuanti orari di lavoro, dalle nove del mattino alle nove di sera per sei giorni a settimana.
La redattrice Natasha Asunis (@natasunis) ci parla di questo fenomeno e dei suoi effetti nella Cina contemporanea.

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