Le drag queen vengono spesso associate alla transessualità, ma per la verità non sono affatto la stessa cosa: la transessualità riguarda l’identità di genere; la drag queen è una maschera scenica.
In questo articolo, Monica Schianchi ci racconta la sua chiacchierata con le Nina’s Drag Queen, un gruppo di attori e danzatori con sede a Milano, le cui performance rivisitano spesso i classici in chiave drag. Le Nina’s tengono numerosi laboratori su come approcciarsi al mondo drag: dopo i due mesi di corso, in un clima di leggerezza che si coniuga con l’apprendimento, gli attori vengono invitati a tenere uno spettacolo e mettersi in gioco in prima persona. In questi momenti difficili, legati alla pandemia, le Nina’s si sono attivate anche con dei podcast: una tipologia riguarda proprio le problematiche dell’affrontare la quarantena. Inevitabilemente le Nina’s, come altre drag queen, soffrono di alcuni pregiudizi legati alla loro arte, per il fatto che si colloca a metà tra il comico e il serio, e pertanto risulta difficile trovare una collaborazione. La maschera drag è uno strumento molto potente ma, soprattutto, offre un nuovo modo di vedere il mondo.
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