“Nel nostro Paese ci sono due bambini, nati lo stesso anno. Una si chiama Carla e vive a Firenze, l’altro Fabio e vive a Napoli. Hanno entrambi dieci anni e frequentano la quinta elementare in una scuola della loro città”. Fabio però frequenterà la scuola in media 200 giorni in meno all’anno della sua coetanea Carla. Questo divario nell’offerta educativa tra Centro-Nord e Sud Italia è ben documentato dal rapporto SVIMEZ “Un Paese, due scuole” di cui ci parlerà questa settimana la redattrice Chiara Lionello.
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Autore: chiaralionello
Perchè Les Soulèvements de la Terre fa paura al governo francese
Mentre continuano le proteste per la riforma delle pensioni, in Francia gli scontri si fanno accesi anche fuori dalla capitale per ragioni apparentemente slegate dalla riforma delle pensioni ma che affondano le radici nella comune insofferenza di fronte a un sistema sociale che non produce più benessere ma malessere e che si nutre dello sfruttamento delle persone e dell’ambiente. La redattrice Chiara Lionello nel suo ultimo articolo ci parla delle proteste avvenute il 25 marzo scorso a Saint-Soline, nella regione della Nuova Aquitania contro la costruzione di mega-bacini idrici. Quale la portata sociale di questa enorme mobilitazione e perché spaventa il governo francese?
Libertà individuale e responsabilità collettiva. Due concetti antitetici?
“Libertà individuale, responsabilità collettiva” è il titolo del dibattito tenutosi nell’ambito di Biennale Democrazia, che è stato moderato dalla filosofa politica Elisabetta Galeotti e che ha visto come ospiti Paolo Flores D’Arcais, direttore di MicroMega, e Gustavo Zagrebelsky, Presidente di Biennale Democrazia.
Partendo dalle considerazioni fatte durante questo incontro, la redattrice Chiara Lionello ha cercato di ragionare sulla possibilità di riportare il più possibile in equilibrio la libertà individuale e la responsabilità collettiva immaginando un nuovo modello di società. Questa nuova società dovrebbe essere in grado di ridare centralità agli individui e, allo stesso tempo, di ridimensionare gli stili di vita per il bene della collettività, un cambiamento imprescindibile per affrontare le sfide a cui siamo sottoposti.
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Un anno di guerra: cosa ci dicono i discorsi di Putin e Biden
Lo scorso 24 febbraio è stato il primo – e speriamo ultimo – anniversario dello scoppio del conflitto in Ucraina. Questa ricorrenza è stata preceduta di qualche giorno dai discorsi del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin all’Assemblea Federale, a Mosca e di Joe Biden a Varsavia, in Polonia entrambi tenutisi nella giornata di martedì 21 febbraio. Premettendo che un confronto sistematico tra i due discorsi sarebbe quanto meno inadatto per la diversa natura e lunghezza dei due interventi, ci è sembrato potesse essere utile in questa sede riassumerne il contenuto ponendo l’accento sui passaggi più significativi e passibili di confronto.
Cosa ci insegna il caso Cospito?
La vicenda di Cospito è una vicenda particolare perché riguarda la vita di un uomo, un militante. Ma è anche una vicenda generale, nella misura in cui ci dà l’opportunità di indagare alcuni aspetti della società in cui viviamo e davanti ai quali non dovremmo restare impassibili.
La redattrice Chiara Lionello, nel suo ultimo articolo, proporrà delle suggestioni per riflettere sul nostro presente, partendo dal caso Cospito e dalle considerazioni fatte durante il seminario aperto per lo sciopero della fame del militante anarchico Alfredo Cospito contro il regime del 41 bis e l’ergastolo ostativo tenutosi il 31 gennaio e organizzato dal collettivo giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.
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Rumore Bianco (White Noise)|Baumbach mette in scena DeLillo
Una lunga serie di incidenti automobilistici di tutti i tipi e la voce del professore di Cultural Studies Murray (Don Cheadle) che li commenta per i suoi studenti. Così si apre l’ultimo film di Noah Baumbach, Rumore Bianco, tratto dall’omonimo libro del 1985 dello scrittore statunitense Don DeLillo.
Si potrebbe dire che nella scena iniziale trovino spazio i temi cardini della storia, ovvero morte/violenza, rappresentazione dei moderni media e dialogo tra realtà e finzione, che si intersecheranno ripetutamente all’interno della vicenda narrata. Ne parla Chiara Lionello nella sua ultima recensione.
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Bread for Peace – Farina, Pane e Grissini per la Pace in Ucraina
Il 12 dicembre si è tenuta presso lo Spazio Lux di Fiorfood di Torino la conferenza stampa per la presentazione del progetto “Bread for Peace – Farina, Pane e Grissini per la Pace in Ucraina”, nato dalla collaborazione tra la cooperativa sociale Pausa Cafè e Nova Coop. Il progetto si occupa di importare in Italia il grano prodotto da 72 piccoli produttori ucraini, macinarlo e dar vita con la farina prodotta, alle confezioni di farina della pace ma, soprattutto, al pane e ai grissini della pace, prodotti presso la casa di Reclusione di Alessandria San Michele. Parte del ricavato verrà devoluto ai produttori coinvolti e li aiuterà a contribuire nella salvaguardia della sicurezza alimentare di circa 30000 famiglie ucraine.
Ci parla nel dettaglio delle conferenza Chiara Lionello, nel suo nuovo articolo per The Password.
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