Ozzy si ritira: un omaggio al principe delle tenebre.

Ha senz’altro lasciato a bocca asciutta il lungo messaggio rilasciato da Ozzy Osbourne sui suoi canali social qualche settimana fa, nel quale dichiarava di non poter essere più in grado, a causa dei problemi alla schiena aggravati da una caduta e dal Parkinson, di esibirsi in live in quanto impossibilitato a reggere i numerosi viaggi che dovrebbe fare in giro per il mondo.

“Sono sinceramente onorato dal modo in cui avete tutti pazientemente tenuto i biglietti per tutto questo tempo ma, con tutta la buona fede, sono giunto alla conclusione che non sono fisicamente in grado di fare il mio imminente tour europeo, perché so che non riuscirei ad affrontare i viaggi richiesti. Credetemi se vi dico che l’idea di deludere i miei fan mi devasta molto più di quanto possiate immaginare. Mai avrei creduto che i miei giorni in tournée sarebbero finiti così. La mia squadra sta lavorando a idee che mi consentano di esibirmi senza dover viaggiare di città in città e di Paese in Paese

Non si tratta, dunque, di un ritiro definitivo: Ozzy è determinato a proseguire la propria attività musicale. Dall’ultima tournée, risalente al 2017, tra operazioni chirurgiche e pandemia, il 74enne non ha mai accettato l’idea di dover abbandonare il palco, continuando a rimandare il tour europeo, rimasto stagnante dal 2019 e ora, purtroppo, definitivamente annullato. Si tratta di un momento molto triste per i fan di Osbourne e dei Black Sabbath costretti a vedere l’artista fare un passo indietro dopo ben 55 anni di carriera.

Il cantautore e compositore britannico Ozzy Osbourne, pseudonimo di John Michael Osbourne, è divenuto famoso a partire dagli anni ’70 per essere stato frontman dei Black Sabbath, band considerata tra le prime nella storia del genere heavy metal e che ha venduto più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo, contribuendo in modo significativo allo sviluppo del genere. Questa fama ha tuttavia contribuito a far sprofondare Osbourne nel circolo dell’alcol e della droga, portando come conseguenza alla distruzione dei rapporti tra i membri della band.

Intrapresa la carriera come solista, l’artista ha da subito raggiunto il pieno successo discografico grazie al primo album, Blizzard of Ozz, pubblicato nel 1980, nel quale ritroviamo singoli che hanno segnato la storia della musica, come Mr.Crowley e Crazy Train.

Per la sua musica e il suo carisma, Ozzy viene presto riconosciuto come un innovatore del genere metal, divenendo presto fonte di ispirazione per gli artisti a venire e guadagnandosi l’appellativo di “padrino dell’heavy metal”. Ad oggi ha pubblicato in totale 21 album (12 da solista e 9 con i Black Sabbath) e ha venduto oltre 150 milioni di dischi in tutto il mondo, numero che continua a salire, grazie anche alle sue collaborazioni storiche con artisti del calibro di Jeff Beck, Slash e Eric Clapton.

Anche la sua trasgressione è parecchio nota al pubblico, aggiunta a una vita di eccessi che gli hanno portato ad avere problemi di salute e con la legge, motivo per cui si è appropriato dell’appellativo di Prince of Darkness (“principe delle tenebre”).

A lui si deve anche la creazione, insieme alla moglie Sharon Osbourne, dell’Ozzfest, un festival musicale che dal 1996 si svolge ogni anno e ospita i più grandi gruppi rock e metal, dai Motörhead ai Megadeth fino a toccare band più recenti come i System of a Down e i Foo Fighters; ancora oggi continua ad essere un successo mondiale. Memorabile l’edizione del 2022 che, a causa delle complicazioni dovute alla pandemia di covid-19, ha visto per la prima volta lo svolgimento del festival nel metaverso, organizzato dalla piattaforma Kraken dove gli artisti si sono esibiti su un palco virtuale che richiama la Torre di Babele.

Un altro pilastro fondamentale della lunga carriera di Ozzy che non può passare inosservato è stato di certo il ritorno dei Black Sabbath: nel 2013 pubblicano 13, il primo album, dal 1979, con Ozzy Osbourne alla voce. La band ha successivamente tenuto nel 2016 il celebre tour mondiale d’addio, concludendo, il 4 febbraio 2017, il lungo capitolo della band heavy metal.

Se i Black Sabbath hanno detto addio, però, sappiamo che l’originale frontman non è intenzionato ad abbandonare la musica, lo dimostra l’uscita dei suoi utili due album in studio, “Ordinary Man”, uscito nel 2020, e “Patient number 9”, uscito lo scorso settembre e che gli ha permesso di trionfare alla 65esima edizione dei Grammy Awards, aggiudicandosi ben due premi.

Monica Poletti

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