Torna a Torino la seconda edizione del Black History Month (BHM Torino): la serie di incontri ed eventi incentrati sulla storia delle comunità diasporiche afrodiscendenti. La tematica fondamentale al centro degli eventi che hanno luogo dal 1 al 26 febbraio è la riscoperta del passato delle comunità africane, in Italia e non solo, per ripensare insieme il passato, comprendere la complessità del presente e costruire un futuro in cui l’ignoranza non possa radicarsi.
Sulla scia dei Civil Rights Movement (che rivendicano i diritti e l’importanza delle persone di colore) il Black History Month nacque da un’idea di Carter G. Woodson: lo storico, figlio di ex schiavi, sentiva la necessità di celebrare la propria identità culturale, sensibilizzando la società di cui faceva parte. In seguito agli studi storici intrapresi all’Università di Harvard, Woodson aveva maturato la consapevolezza che negli Stati Uniti il contributo dei neri non era riconosciuto, mentre il razzismo era ancora profondamente radicato, il che marginalizzava l’identità degli individui afroamericani e il loro contributo alla storia e allo sviluppo del Paese. Da questo bisogno di riconoscere, ricostruire, e celebrare la storia degli afroamericani nacque dunque l’idea di creare una serie di eventi che potessero celebrare l’identità africana e afroamericana.
Oggi il Black History Month ha lo scopo non solo di far scoprire la storia africana e mostrarne il contributo storico, culturale e sociale, ma anche di valorizzarne la complessità. Come ci ha ricordato Paola Egonu sul palco di Sanremo il razzismo esiste ancora, e non solo in America: proprio per questo motivo eventi come questi, organizzati da più di 25 realtà istituzionali e associative in luoghi sparsi nei vari quartieri della città, sono di fondamentale importanza. Black History Month Torino prosegue per tutto il mese di febbraio con proiezioni cinematografiche, workshop, attività per scuole e università, convegni e incontri con autori/autrici, cene etniche, mostre fotografiche e concerti, a cui prendono parte artisti internazionali.
Tre sono le parole al centro dell’edizione 2023: radici, identità ed empowerment. Per il mese di febbraio infatti sono state organizzate 4 settimane di attività culturali di vario tipo che uniscono i luoghi della nostra città all’importanza della multiculturalità. Il tema dell’identità e delle radici si sviluppa attraverso incontri legati alla rievocazione storica e ad una rilettura del colonialismo, il quale per secoli ha plasmato la narrazione delle nostre società, relegando il continente africano e i suoi abitanti ad una posizione di subalternità.
Da sempre, in ogni parte del mondo, l’identità dei popoli si è espressa attraverso l’arte e la cultura; al centro di questa catena di incontri volti a sviluppare empowerment femminile e femminista (focus centrale del progetto sviluppato nella città di Torino) ci sono i diversi modi in cui l’arte africana e quella frutto della diaspora e del melting pot si sono sviluppate. La conoscenza culturale – dalla scrittura alla poesia – e la sperimentazione – per far scoprire ed educare – vengono trasformate in uno strumento per trasmettere significati, necessari alla comprensione e alla riflessione approfondite su tematiche sempre, tristemente, contemporanee, come quella del razzismo.
Il Black History Month Torino è dunque un’occasione imperdibile per la città e le periferie: ad attendervi ci sono e ci saranno eventi che vogliono rendervi partecipi della multiculturalità che contraddistingue la città in cui viviamo, ma che vogliono anche essere un input per creare nuovi progetti e legami, per connettere storie ed individui, vite, Paesi e narrazioni differenti, tutte meritevoli di essere ascoltate.
Jessica Pons
Crediti immagine di copertina: https://www.guidatorino.com/eventi-torino/black-history-month-torino-2023/