Il termine presente nel titolo ha scaturito, dal 19 gennaio quando l’evento si è verificato, vari quesiti a cui gli studiosi ‒ scienziati, in particolar modo ‒ hanno tentato di rispondere in modo esaustivo.
Ciò che hanno evidenziato è che questi eventi si verificano solo durante i periodi in cui l’attività solare è piuttosto intensa e sebbene siano considerati da sempre eventi catastrofici, si tratta, invece, di fenomeni del tutto naturali che, però, possono creare seri problemi di comunicazione con veri e propri blackout ad alte latitudini.
La NOAA ‒ National Oceanic and Atmospheric Administration (l’amministrazione americana dell’atmosfera e degli oceani) ‒ aveva comunicato a fine 2022 che sarebbe giunta una tempesta geomagnetica sulla Terra nella giornata del terzo giovedì del primo mese del 2023.
Quindi diremmo che ce l'aspettavamo, ma sappiamo bene di cosa si tratta?

Crediti immagine: https://www.geopop.it/tempeste-geomagnetiche-cosa-sono-e-cosa-causano/
“Le tempeste geomagnetiche sono eventi causati dall’arrivo, sul nostro pianeta, del flusso di energia con particelle atomiche, perlopiù elettroni e protoni, generate dalle eruzioni che si verificano sulla superficie del Sole. Queste eruzioni sono visibili dal pianeta Terra solo come delle macchie. La NASA parla di enormi bolle di radiazioni e particelle provenienti dal Sole che esplodono nello Spazio ad altissima velocità quando le linee del campo magnetico del Sole si riorganizzano improvvisamente.”
Fonte: https://www.meteo.it/notizie/tempesta-geomagnetica-19-gennaio-sulla-terra-fenomeno-e-rischi-2c57cff0
Abbiamo compreso come tutto parta dal Sole, dalla nostra luminosa ed effervescente stella, sulla cui superficie agiscono campi magnetici notevolmente concentrati che si uniscono ad altrettanti densi campi elettrici e il loro incontro può causare delle esplosioni, chiamate “espulsioni di massa coronale”. È quello che a scuola ci hanno insegnato a chiamare “vento solare”.
Da ciò, possiamo ben capire quali siano le conseguenze: tale “vento” viaggia incessantemente per l’intero spazio e quando raggiunge il nostro pianeta crea dei disturbi nella parte più esterna dello stesso. Da questi disturbi atmosferici, si generano delle correnti elettriche di fortissima intensità e questo dà origine ad altre correnti e interferenze che indeboliscono il campo magnetico terrestre.
Quali sono i rischi, però?
Per fortuna, la risposta è alquanto immediata e semplice: le radiazioni e particelle emesse creano importanti problemi alle infrastrutture tecnologiche che, durante la tempesta solare, registrano considerevoli cali di comunicazione a tutti i sistemi che utilizzano onde radio o GPS, interrompendo per ore la trasmissione. E per quanto riguarda il rischio umano, sono gli astronauti coloro che attraggono più radiazioni e che, quindi, potrebbero avere più conseguenze spiacevoli nel corso degli anni seguenti.
Sottolineiamo, tuttavia, come queste tempeste siano le generatrici delle splendide e alquanto mozzafiato aurore polari che con la loro gamma di colori sorprendenti e i loro movimenti ipnotici ‒ il meraviglioso fenomeno ottico che segue bande di colore freddo e caldo ‒ abbagliano e incantano.
Non è un argomento di facile trattazione, proprio perché l’ambito fisico e astronomico sono campi molto sviluppati e ben apprezzati, ma spesso fraintesi e tralasciati. Sembra un controsenso, eppure non è così: gli eventi celesti che accadono attraggono masse di curiosi e studiosi che valutano positivamente ogni singola trattazione e la sviluppano con tecniche sempre più all’avanguardia. D’altro canto, però, capita spesso come, nonostante la presenza massiccia di scienziati e specialisti del settore sia sempre più in calo la presenza delle nuove generazioni. E quindi l’eredità di queste scoperte va via via riducendosi.
Sarebbe grandioso se anche i giovani imparassero a utilizzare i social network in modo diverso rispetto a come hanno sempre fatto ‒ e continuano a fare. Non dovrebbero usarli solo per trasmettere la loro personalità, ma anche trattare temi di questo tipo, più specifici, più particolari, argomenti che fanno aggrottare la fronte e infondere curiosità per la ricerca e la conoscenza. Internet dovrebbe essere utilizzato per accrescere il proprio sapere anche in settori che spesso allontaniamo dai nostri “radar” perché li riteniamo non comprensibili o semplicemente noiosi.
Ma il mondo esterno, quello reale è un posto spettacolare che dobbiamo apprezzare solo un po’ di più. Ci sono così tanti aspetti che non conosciamo e che meritano di essere scoperti per meglio comprendere come funziona il nostro globo, quali sono quelle particolarità che lo rendono unico e cosa potrebbe mettere a rischio l’intero ecosistema. In questo senso, è di fondamentale importanza la comunicazione, il saper diffondere gli argomenti nel modo più diretto e obiettivo possibile, soprattutto se i temi sono di così delicata ricerca o di complessa comprensione.
La fisica può essere difficile da capire, ma non è bellissimo superare i propri limiti e provare a discernere le teorie, i concetti e le definizioni per giungere alla risoluzione di un intricato quanto affascinante dilemma?
Erika Morrone