Avete presente quando vi ritrovate sul sito web di un e-commerce o sull’app della vostra banca e spunta improvvisamente una piccola finestra con un chatbot, pronto a farvi da assistente digitale? Vi sarà sicuramente capitato di scrivere per chiedere informazioni o per giocarci un po’. A volte funziona e si raggiungono i risultati sperati, altre volte si entra in un loop infinito in cui non si riescono ad ottenere le informazioni necessarie.
In questo periodo uno degli argomenti più di tendenza riguarda proprio un chatbot di questo tipo, che è in grado di generare vere e proprie conversazioni con gli esseri umani in tempo reale.
Si tratta di ChatGPT (Generative Pretrained Transformer) ed è un progetto sviluppato da OpenAi, una società di ricerca sull’intelligenza artificiale fondata a San Francisco nel 2015 da Elon Musk e Sam Altman con l’obiettivo di collaborare con partner quali Microsoft e NVIDIA per portare avanti la ricerca.
Il sistema è stato lanciato nel novembre del 2022 e, a una sola settimana dal lancio, già un milione di utenti attorno al mondo hanno iniziato a sperimentare l’utilizzo di questo chatbot estremamente intelligente, complice il fatto che basta una semplice registrazione al sito, o essere possessori di un account Google, per potervi accedere (clicca qui e successivamente su “Try Chatgpt“).
Come funziona ChatGPT? Il chatbot si basa sull’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per interpretare la domanda di un utente e generare immediatamente una risposta, tenendo conto del tipo di parole utilizzate e del contesto della conversazione. Questo strumento però non si limita a dare semplici risposte, ma ha la capacità di elaborare contenuti dettagliati. ChatGPT, infatti, ha dimostrato brillantemente di essere in grado di rispondere a domande riguardanti la fisica quantistica, la storia o l’attualità, ma anche di dare consigli, fare riassunti di testi specifici, o creare direttamente contenuti di testo presentandosi quasi come un competitor per molti scrittori e copywriter.
L’utente dà quindi un input al sistema con informazioni più o meno dettagliate e riceve un output che si rivela essere sorprendente.
Ecco un esempio di possibile discorso che potrebbe essere scritto con il tono del Ministro dell’Economia:

Strumenti di questo tipo non sempre riscontrano un utilizzo etico. Un esempio di uso improprio di ChatGPT lo si è individuato nell’ambiente scolastico. Nelle scuole americane molti insegnanti si sono lamentati poiché gli studenti hanno iniziato a utilizzare il chatbot per scrivere temi o svolgere i compiti. Effettivamente il bot è in grado di dare qualsiasi risposta e si è rivelato essere una risorsa molto utile per gli studenti che vogliono percorrere una strada più “facile”.
Se da una parte molti si sono precipitati alla scoperta di questa intelligenza artificiale, dall’altra c’è chi ha cercato una soluzione per utilizzare ChatGPT in maniera consapevole e sicura. Uno di questi è Edward Tian, uno studente dell’Università di Princeton che ha sviluppato un’app chiamata ChatGpt Zero, la quale ha la capacità di analizzare un testo e comprendere se è stato scritto da un essere umano o dall’intelligenza artificiale.
È un periodo in cui le notizie riguardanti questo nuovo software circolano ovunque. Sempre più persone sperimentano il suo utilizzo, applicandolo al proprio lavoro o ai propri interessi e sempre più domande vengono poste sull’uso che ne verrà fatto in futuro e sulle possibili conseguenze, negative e positive che siano. Non sono mancate infatti immediate previsioni sul modo in cui un sistema del genere possa sostituire definitivamente gli esseri umani in attività quali la scrittura di testi e canzoni, traduzioni, scrivere codici usando linguaggi di programmazione, comunicare in lingue differenti e tante altre. Altri credono invece che molte professioni possano essere accompagnate da questo sistema per ottimizzare il lavoro, senza venire meno alla componente umana.
Nei prossimi mesi probabilmente ChatGPT sarà protagonista di diversi cambiamenti e non tarderanno ad arrivare altre novità, ma nel frattempo bisogna avere la consapevolezza che stiamo assistendo a un’innovazione significativa dei nostri tempi e l’opportunità di accedere a questa tecnologia e sperimentarla in maniera semplice e intuitiva può essere sfruttata da tutti.
Gabija Jonaityte
Male che vada per fortuna tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita terminator e matrix 🙂
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