Le popolazioni indigene sono caratterizzate da un forte legame con i costumi e le tradizioni passate che continuano a regolare, totalmente o parzialmente, gli aspetti sociali, culturali ed economici della popolazione stessa.
È molto difficile comprendere chi è parte di una popolazione indigena e chi non lo è, dal momento che il criterio principale è l’autoidentificazione. Rzedzian sostiene che il concetto di indigeneità necessiti di essere esplorato tenendo in considerazione la relazione tra le persone e le culture.
Il caso Sami
I Sami sono una popolazione indigena distribuita tra la Norvegia, la Svezia, la Finlandia e la penisola russa Kola. Il Sápmi, il territorio dove i Sami vivono, conosciuto comunemente come Lapponia, ha un numero di abitanti che oscilla tra 70.000 e 100.000, di cui 15.000-20.000 vivono in Svezia.

Crediti: The Decolonial Atlas
All’inizio del XX secolo, il governo svedese ha iniziato a colonizzare la Lapponia Svedese al fine di poter usufruire delle riserve minerarie. Da quel momento la Svezia ha approvato un ampio numero di leggi al fine di incoraggiare la creazione di una relazione accettabile e pacifica tra la Svezia e il Sápmi. Nonostante ciò, tutte queste leggi avevano lo scopo di spostare l’attenzione dal fatto che la Svezia non dà ai Sami i diritti richiesti dalla Convenzione ILO – la quale prevede la formulazione di politiche atte a eliminare le discriminazioni –, dal momento che la Svezia non ha ancora firmato la Convenzione.
Al giorno d’oggi, i Sami hanno le stesse attrezzature e uno stile di vita simile a quello di ogni cittadino svedese. Affermare questo è molto importante per poter comprendere e analizzare la rappresentazione dei Sami nell’ambito della promozione turistica.
Turismo e Lapponia: controversie
L’industria del turismo in Lapponia ha una storia molto recente dal momento che essa è entrata a far parte dei siti UNESCO solo nel 1996. I Sami sono un mezzo usato dal governo svedese e finlandese per promuovere il turismo.

In Svezia, l’allevamento di renne è regolato dal Rennäringslagen 1971: 437, che esclude dalla pratica tutti coloro che non appartengono alla popolazione Sami. Questa legge non esiste in Finlandia, dove l’allevamento di renne è praticabile da tutti i cittadini.
Nonostante questo, a Rovaniemi, ogni anno arrivano circa 400.000 turisti per due motivi: visitare la Lapponia e conoscere i Sami. Dal momento che le tradizioni Sami sono mutate negli anni, la Finlandia ha inventato delle pseudo cerimonie per mostrare ai turisti quello che si aspettano di vedere.
Il turismo lappone diventa, quindi, strettamente dipendente dalle caratteristiche attrattive del luogo stesso. Soddisfare l’idea che i turisti hanno del Sápmi, diventa più importante che mostrare loro il vero Sápmi.
Il problema non è solo collegato allo scopo dei turisti, ma anche alla distribuzione dei Sami all’interno dell’ambiente geografico in cui vivono. La difficoltà principale è la mancanza di infrastrutture, contatti commerciali e cooperazione tra i vari luoghi in cui vivono i Sami. Müller e Petterson sostengono che:
L’isolamento geografico di varie imprese e organizzazioni turistiche Sami, si rispecchia anche nel loro isolamento operativo.
Al momento, molti giovani Sami lavorano nell’industria turistica, il che permette ai turisti di comprendere realmente chi è un Sami, compiendo un piccolo passo contro il razzismo, una questione che non è mai stata risolta del tutto se prendiamo in considerazione il rapporto tra la Svezia e il Sápmi.
Gaia Bertolino
Foto di copertina di Erika Larsen via www.themammothreflex.com