Hyperpop for dummies: 5 brani per capire il genere

L’hyperpop, come genere, ha fatto esperienza sia della propria nascita sia del suo grande boom degli ultimi anni. Considerato non solo un microgenere del pop, ma anche un movimento musicale a sé, si basa in parte sul creare un sound così stereotipicamente pop e techno di inizio anni 2000 che, a descriverlo come tale, potrebbe far pensare alla parodia. Ma l’hyperpop è più camp, in quanto ama ed elogia tutti questi elementi massimizzandoli attraverso la produzione, i testi e i beat: distorsioni e riferimenti alla cultura dell’Internet 2.0 sono due fra le tante (ma non per forza presenti) caratteristiche.

Le cinque canzoni presenti in questa lista (in ordine casuale) sono state scelte o perché in qualche modo emblematiche del genere hyperpop, o perché importanti per la sua storia e la sua evoluzione. In cinque tracce, ecco una veloce carrellata di alcune delle colonne portanti di questo sound che serviranno a farvi capire l’essenza di questo nuovo, esplosivo genere.

1. Vroom Vroom – Charli XCX

L’hyperpop ha origine su Soundcloud nell’ambito del genere nightcore (avete mai sentito una versione velocizzata di una canzone su YouTube? Ecco!), ma colei che per tanto tempo è stata considerata la Queen of hyperpop è Charli XCX, specialmente dopo l’uscita nel 2017 del suo EP (Extende Play) Pop 2. Quindi, inserirla in questa lista è come parlare dei Nirvana quando si consiglia il rock grunge ad un amico: è scontato, e lui potrebbe dirti che già sapeva che li avresti nominati. Ma questo brano della cantante britannica è considerato uno dei pilastri fondamentali del genere, oltre che uno tra i migliori per capire i vibes che l’hyperpop intende trasmettere.

2. Faceshopping – SOPHIE

SOPHIE è sempre stata considerata una visionaria, una delle figure del genere che ha lavorato principalmente dal punto di vista della produzione e del lato elettronico della scena, componendo sia per la già citata Charli XCX, sia per Madonna e il gruppo k-pop ITZY. Il suo Oil of Every Pearl Un-Insides, contente questo singolo, è stato acclamato dalla critica e nominato ai Grammy come miglior album dance/elettronico – oltre a fare la storia, in quanto album della prima donna transgender ad essere nominata nella categoria. La sua prematura scomparsa nel 30 gennaio del 2021 ha creato un buco nel cuore del pop avant-garde, ma la sua immaginazione e innovazione non spariranno mai dalla scena: questo brano, un ironico inno all’antimaterialismo, ne è la prova.

(Content warning per flash e luci nel video musicale)

3. money machine – 100 gecs

Sicuramente chi bazzica su TikTok avrà sentito, prima o poi, una canzone del duo statunitense formato da Dylan Brady e Laura Les: considerati il pilastro dell’hyperpop della fine anni 2010, la loro frenetica e caotica energia ha attirato un sacco di fan appartenenti alla Gen Z. 1000 Gecs, il loro primo album, è immediatamente esploso su Internet, soprattutto per la canzone money machine – nonostante non sia il più “pazzo” dei brani presenti nell’album –  caratterizzata da lyrics al limite del non-sense e dall’uso dell’autotune come uno strumento musicale qualunque. Il loro fresco, giovane modo di fare hyperpop ha già influenzato un’intera generazione di ragazzi online e sicuramente continueranno a farsi sentire nel futuro.

4. Mine – Slayyyter

Slayyyter fa parte, insieme ad artisti come Dorian Electra, Ayesha Erotica e Kim Petras, di quei musicisti che nella parola hyperpop sottolinea la parola “pop” con una penna a gel esclusivamente rosa e glitterata. L’influenza degli inizi anni 2000 si fa davvero sentire, sia nella produzione sia nel testo, tanto che l’appartenenza di questo tipo di canzoni al genere è fortemente contestata tutt’ora in quanto, se il brano fosse uscito in quegli anni, sarebbe stato considerato semplicemente musica pop. Ispiratasi ad icone come Britney Spears, Lindsay Lohan e Paris Hilton, Slayyyter crea testi il cui ascolto riporta alla mente gli anni d’oro dei magazine, delle t-shirt a strass e dei pantaloni a vita bassa: Mine è una delle canzoni che più incarna questa recente nostalgia per lo Y2K.

5. Comme Des Garçons (Like The Boys) – Rina Sawayama

Rina Sawayama, pur bazzicando nel mondo della musica dal 2013, ha visto la sua carriera esplodere nel 2020 con la pubblicazione del suo album Sawayama, finendo per collaborare con figure del calibro di Elton John e i Metallica. Artista poliedrica e sicuramente non legata a un genere in particolare, il suo Comme Des Garçons (titolo ovviamente in riferimento alla omonima casa di moda giapponese) è sicuramente la canzone meno “hyper” della lista, ma per questo la più facile da approcciare. Il brano, infatti, mostra come il genere possa essere mischiato ad altri, ma senza per questo sacrificare l’originalità e l’energia associata ad esso. Anche qui, l’amore per l’inizio degli anni 2000 (ma anche per la fine dei ’90) si fa sentire forte e chiaro, con un anthem che inneggia al self-love.

Gaia Sposari

Crediti per le foto:
– Charli XCX fotografata da Emily Lipson (https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/vroom-boom-crash-charli-xcx-e-un-magnifico-incidente-pop/619717/#Part1)
– SOPHIE nella copertina di Oil of Every Pearl’s Un-Insides (https://www.corriere.it/spettacoli/21_gennaio_30/morta-sophie-dj-produttrice-aveva-34-anni-a940c148-62f8-11eb-abca-1766700006e6.shtml)
– 100 gecs (https://endofacentury.it/2021/10/11/il-duo-statunitense-100-gecs-in-concerto-il-2-febbraio-2022-a-milano/)
– Slayyyter (https://www.sentireascoltare.com/artisti/slayyyter/)
– Rina Sawayama (https://arock.rocks/2020/04/25/rising-rina-sawayama/)

Crediti per i video (in ordine):
– Canale Youtube Vroom Vroom Recordings (https://www.youtube.com/c/VroomVroomRecordings/about)
– Canale Youtube ufficiale SOPHIE (https://www.youtube.com/c/SOPHIEMSMSMSM)
– Canale Youtube ufficiale 100 gecs (https://www.youtube.com/channel/UCVdlcqbM4oh0xJIQAxiaV5Q)
– Canale Youtube Big Beat Records (https://www.youtube.com/user/wearebigbeat)
– Canale Youtube ufficiale Rina Sawayama (https://www.youtube.com/channel/UCVI-gmqb3PhWwecTigx8P7Q)

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