Nota della redattrice: “Durante il periodo passato in Cina, quando la mole di studio lo permetteva, ho avuto modo di visitare posti meravigliosi, che hanno lasciato nel mio cuore un ricordo indelebile. Ecco qua una raccolta dei luoghi più belli che ho avuto l’opportunità di vedere”.
Come prima tappa per questa nuova rubrica incentrata su alcuni dei luoghi e città più belle delle Cina, ci rechiamo virtualmente a Xi’An (西安), nella provincia dello Shaanxi, nell’area nordoccidentale della Cina. La città ha una storia plurimillenaria, ed è stata più volte capitale dell’impero cinese nel corso dei secoli.
Appena arrivati a Xi’An, la prima cosa che si nota è la confusione che la caratterizza: automobili, biciclette e una marea di persone. La città conta infatti quasi otto milioni e mezzo di abitanti. Camminando per il centro della città, sembra di camminare davvero attraverso la storia: antico e moderno si uniscono, creando un insieme davvero piacevole alla vista. È ad esempio il caso della Torre della Campana (钟楼), di epoca Ming, posta al centro di una rotonda: il mix è particolare, ma la torre non perde il suo fascino neppure in mezzo al traffico. Non lontano abbiamo la Torre del Tamburo (鼓楼), anche questa risalente alla dinastia Ming, perfettamente inquadrata nel paesaggio circostante.
Addentrandosi verso il quartiere musulmano, si iniziano a trovare banchetti nei quali si vendono cibi e bevande di ogni cibo, dal tè, alla frutta, a piatti di spaghetti.
Il quartiere musulmano, che si anima la sera dopo il tramonto, è un luogo magico, nel quale si può passeggiare, fare acquisti, ma soprattutto assaggiare i cibi più improbabili, non solo tipici della provincia dello Shaanxi, ma anche della stessa minoranza Hui (回) che lo abita. Qui ho potuto provare le frittelle di caco, cardamomo e altre spezie particolari, una torta di riso dal colore così giallo da sembrare innaturale, il pane nang (馕) e molto altro.
Inoltrandosi all’interno del quartiere musulmano, lasciatosi alle spalle il bazar e i vari negozi, si arriva poi alla Grande Moschea, luogo caratterizzato da un silenzio che ha qualcosa di magico. Mentre si passeggia per il giardino che circonda la Moschea, infatti, è impossibile non far caso alla pace che caratterizza il luogo, nonostante a poche centinaia di metri vi sia il caos del mercato.
Uno dei simboli della città di Xi’An, è la Pagoda della Grande Oca Selvatica, eretta in epoca Tang per accogliere i sutra portati in Cina dall’India dal monaco buddhista Xunzang, protagonista, fra l’altro, del celebre romanzo di Wu Cheng’en Viaggio verso Occidente. È una delle pochissime pagode accessibili internamente e percorribile fino in cima.
Più piccola, ma non per questo meno bella, è la Pagoda della Piccola Oca Selvatica, anche questa risalente all’epoca Tang. Anche se non è accessibile, la sua bellezza è ammirabile dal giardino che la circonda, specialmente durante le stagioni più calde.
Ancora a Xi’An, non si possono non visitare le mura che circondano la parte antica della città, costruite in epoca Ming. Queste sono lunghe in totale quattordici chilometri, e sono percorribili sia a piedi che in bicicletta. Esperienza super consigliata.
La cucina dello Shaanxi ha dei piatti davvero buoni e particolari, le stesse soste per nutrirsi diventano quindi dei momenti per fare nuove esperienze. Impossibile non consigliare i roujiamo (肉夹馍), il cosiddetto “hamburger cinese”, e i Biang Biang面 (biáng biáng mian), un particolare tipo di pasta fatto a mano e condita con olio piccante. La particolarità di questo piatto sta nello stesso carattere che ne costituisce il nome, biáng, un carattere costituito da ben cinquantotto tratti!
Ultimo, ma non per importanza, una visita che sicuramente non può mancare è quella all’Esercito di Terracotta e Mausoleo del Primo Imperatore Qin, Qin Shi Huangdi (del quale abbiamo parlato qui). L’immenso esercito doveva servire a proteggere l’imperatore una volta che questo fosse morto. Molte sono le leggende che circondano questo luogo e la stessa figura del primo imperatore.
Xi’An è una città che ha davvero molto da offrire. Se avrete l’opportunità di recarvi in Cina andate a visitarla, non ve ne pentirete!
Malvina Montini