Viviamo in un tempo e in una società in cui vigono ancora degli stereotipi di bellezza con cui doversi confrontare. Sono ancora moltissimi i casi di discriminazione e odio ingiustificato basato su caratteristiche fisiche non considerate “idonee”. Indubbiamente, questo fenomeno ha assunto una maggiore rilevanza con l’avvento di internet e dei social media – si parla di body shaming– che hanno innalzato ulteriormente questi fantomatici canoni estetistici.
Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e di poter dialogare virtualmente con Carlotta, founder di Imperfetta Project, nato per combattere i pregiudizi e gli stereotipici che ruotano attorno al mondo femminile.
Imperfetta Project nasce su Instagram, con l’obiettivo di costruire una community di donne “straordinariamente imperfette” e di dare loro la giusta visibilità e, al tempo stesso, mandare un messaggio positivo attraverso il racconto delle loro storie di vita e della loro capacità di rendere i difetti dei punti di forza. É un elogio alla bellezza femminile e alla capacità di queste donne di abbattere i pregiudizi, di rovesciare gli schemi di bellezza imposti dai media, dalla società, dal mondo della moda in cui moltissime di loro – e di noi- non si riconoscono.

Le Muse ispiratrici e protagoniste del progetto di Imperfetta vengono selezionate in base alla personalità, allo stile e al talento. Sono donne che hanno qualcosa da dire, donne con delle passioni (in particolar modo per la danza, la musica, l’arte, l’illustrazione), donne autentiche, talentuose, schiette, intelligenti, ostinate, donne con tatuaggi, piercing, cellulite, vitiligine, teste rasate o volti insoliti. Non donne imperfette, non donne con difetti: donne come noi e come voi.

Il progetto si muove oggi su due piattaforme: la pagina Instagram viene utilizzata principalmente per “ispirare” attraverso la condivisione e il racconto delle storie delle donne scelte, facendo forza sul sostegno e la ricondivisione che ne deriva; il sito ufficiale imperfettaproject.com, invece, si rivolge a brand e aziende con l’obiettivo di attivare delle collaborazioni che permettano alle Muse di far fruttare il proprio talento, presentandosi con la loro personalità e non necessariamente come manichini perfetti con facce e corpi graziosi.
Abbiamo chiesto infine a Carlotta cosa significhi per loro Imperfezione e in che modo venga valorizzata.
“Per noi imperfezione vuol dire unicità e bellezza autentica. Sosteniamo un’idea di bellezza imperfetta perché è nelle imperfezioni che vince la personalità. Sperando che le nuove generazioni di donne non debbano aspirare ad una bellezza idilliaca per sentirsi adeguate, che possano sbocciare senza sprofondare nelle insicurezze, che possano provare a piacersi e apprezzarsi per quello che sono realmente e per quello che sanno fare.”.
Noi ci uniamo alla battaglia di Imperfetta Project e sosteniamo fortemente il loro progetto, sperando un giorno di poter festeggiare insieme la fine di questi stereotipi inutili e discriminatori. Sentirci perfette nel nostro corpo è un diritto, e come tale lo rivendicheremo sempre.
Fabiana Brio