Abbiamo di recente passato in rassegna candidature e vincitori della 78ª edizione della cerimonia di premiazione dei Golden Globe Awards. Oggi, a meno di un mese dall’atteso evento, vogliamo parlarvi delle nomination agli Oscar 2021, annunciate dall’Academy il 15 marzo scorso.
La cerimonia di premiazione si svolgerà il 25 aprile (con ben due mesi di ritardo rispetto al calendario consueto) presso il Dolby Theatre di Los Angeles. E al riguardo le premesse fanno ben sperare: in una lettera ai candidati i produttori dell’evento hanno comunicato che – a differenza di quanto avvenuto per le cerimonie dei Golden Globe e dei Grammy – in questo caso non sarà prevista una modalità di partecipazione virtuale all’evento, né quest’ultima costituirà un’opzione perseguibile in caso di emergenza o eventuali contrattempi. Una scelta estrema, condivisibile o no, con cui i produttori intendono auspicare o incoraggiare un possibile ritorno alla normalità. Per scongiurare tutti i potenziali rischi, infatti, è stato predisposto un team ad hoc, che si occuperà esclusivamente di vigilare sulla sicurezza sanitaria, con la possibilità di effettuare test in loco. Dopo un anno estremamente difficile per il settore cinematografico, dunque, i telespettatori avranno la possibilità di godere di una modalità di fruizione dell’evento quasi del tutto simile a quella prevista in condizioni “normali”: una sorta di “tuffo” nel recente passato, insomma, che ci auguriamo sia lungi dal rimanere un caso isolato.
A titolo informativo riportiamo l’elenco completo delle candidature annunciate.
Miglior film
The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7
Miglior regia
Thomas Vinterberg (Un altro giro)
David Fincher (Mank)
Lee Isac Chung (Minari)
Chloe Zhao (Nomadland)
Emerald Fennel (Una donna promettente)
Miglior attrice protagonista
Viola Davis (Ma Rainey’s Black Bottom)
Andra Day (The United States vs. Billie Holiday)
Vanessa Kirby (Pieces of a Woman)
Frances McDormand (Nomadland)
Carey Mulligan (Una donna promettente)
Miglior attore protagonista
Riz Ahmed (Sound of Metal)
Chadwick Boseman (Ma Rainey’s Black Bottom)
Anthony Hopkins (The Father)
Gary Oldman (Mank)
Steven Yeun (Minari)
Migliore attrice non protagonista
Maria Bakalova (Borat – Seguito di film cinema)
Glenn Close (Elegia americana)
Olivia Colman (The Father)
Amanda Seyfried (Mank)
Yuh-Jung Youn (Minari)
Miglior attore non protagonista
Sacha Baron Cohen (Il processo ai Chicago 7)
Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
Leslie Odom, Jr. ( Quella notte a Miami…)
Paul Raci (Sound of Metal)
Lakeith Stanfield (Judas and the Black Messiah)
Miglior film in lingua non inglese
Un altro giro (Danimarca)
Better Days (Hong Kong)
Collective (Romania)
The Man Who Sold His Skin (Tunisia)
Quo Vadis, Aida? (Bosnia ed Erzegovina)
Miglior fotografia
Judas and the Black Messiah
Mank
Notizie dal mondo
Nomadland
Il processo ai Chicago 7
Miglior sceneggiatura originale
Judas and the Black Messiah
Minari
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7
Miglior sceneggiatura non originale
Borat – Seguito di film cinema
The Father
Nomadland
Quella notte a Miami…
La tigre bianca
Miglior film di animazione
Onward
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria
Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film
Soul
Wolfwalkers – Il popolo dei lupi
Miglior documentario
Collective
Crip Camp – Disabilità rivoluzionarie
The Mole Agent
My Octopus Teacher
Time
Miglior cortometraggio documentario
Colette
A Concerto Is a Conversation
Do Not Split
Hunger Ward
A Love Song for Latasha
Miglior cortometraggio animato
Burrow
Genius Loci
Se succede qualcosa, vi voglio bene
Opera
Yes-People
Miglior cortometraggio
Feeling Through
The Letter Room
The Present
Two Distant Strangers
White Eye
Migliore colonna sonora
Da 5 Bloods – Come fratelli
Mank
Minari
Notizie dal mondo
Soul
Migliore canzone originale
“Fight for You” (Judas and the Black Messiah)
“Hear My Voice (Il processo ai Chicago 7)
“Husavik” (Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga)
“Io sì (Seen)” (La vita davanti a sé)
“Speak Now” (Quella notte a Miami…)
Migliori effetti speciali
Love and Monsters
The Midnight Sky
Mulan
L’unico e insuperabile Ivan
Tenet
Migliori trucco e acconciature
Emma.
Elegia americana
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Pinocchio
Migliore scenografia
The Father
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Notizie dal mondo
Tenet
Migliori costumi
Emma.
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Mulan
Pinocchio
Miglior montaggio
The Father
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7
Miglior sonoro
Greyhound – Il nemico invisibile
Mank
Notizie dal mondo
Soul
Sound of Metal
In testa, con ben 10 nomination, è Mank, il film in bianco e nero prodotto da Netflix e diretto da David Fincher sulla storia dello sceneggiatore Herman J. Mankiewicz, seguito da The Father, Judas and the Black Messiah, Minari, Nomadland, Sound of Metal e Il processo ai Chicago 7, che vantano rispettivamente 6 nomination ciascuno, tra cui quella per “Miglior film”.
In questa edizione, tra l’altro, saranno le donne a farla da padrone: ben 70 nomination femminili su un totale di 76 candidature. Inoltre, per la prima volta nella storia degli Academy Awards, spiccano due candidature femminili per la categoria di “Miglior regista”: si tratta di Emerald Fennell (Una donna promettente) e Chloe Zhao (Nomadland). Quest’ultima, poi, è stata la prima donna ad aver ricevuto quattro nomination nello stesso anno.
Ma non è finita qui: le nomination agli Oscar 2021 si sono rivelate ben rappresentative della realtà americana, sempre più multietnica e multiculturale. Riz Ahmed (Sound of Metal), infatti, è il primo musulmano candidato alla categoria di “Miglior regista”; mentre tra i migliori film internazionali per la prima volta concorre un film tunisino (The Man Who Sold His Skin). Judas and the Black Messiah, infine, costituisce il primo film realizzato da un team di afro-americani a essere stato candidato agli Oscar. Quest’anno più che mai, dunque, la cerimonia sembra essere tesa ad annientare le barriere e a promuovere l’inclusività, all’insegna di una partecipazione “ad ampio respiro” che auspichiamo possa divenire il prima possibile un format meno atipico.
Non da ultimo, non possiamo non segnalare il successo italiano. Ben tre candidature: Laura Pausini, fresca di Golden Globe, concorrerà anche per gli Oscar nella categoria di “Miglior canzone” con “Io sì” (colonna sonora di La vita davanti a sé); mentre Pinocchio ha ottenuto le nomination per “Migliori costumi” e “Migliori trucco e acconciature”.
Curiosi di vedere chi vincerà?
Arianna Arruzza