Forse non tutti sanno cos’è il Co-Branding

Negli ultimi anni sono sempre più frequenti casi di co-branding, spesso inusuali e bizzarri, che portano sul mercato prodotti unici e capaci di conquistare l’interesse dei clienti grazie a packaging accattivanti o esperienze nuove e coinvolgenti.

ll co-branding è una strategia di marketing che consiste nella creazione o nella commercializzazione di un prodotto o di un bene/servizio da parte di due o più brand, utilizzata per estendere o rafforzare la brand awarennes (ovvero il grado di conoscenza acquisito dal marchio) e per raggiungere nuovi segmenti di clientela.

L’importanza delle collaborazioni si afferma sempre di più con il passare degli anni e oggi sono moltissimi i brand che stanno cercando di imprimere una svolta attraverso la creazione di partnership.  Molto spesso si tratta di collaborazioni tra brand che apparentemente appartengono a segmenti di mercato differenti, ma che si rivelano capaci di dare vita a progetti vincenti. Tra gli esempi più celebri ricordiamo Supreme, storico marchio streetwear nato nel 1994, diventato oggi un vero fenomeno culturale grazie ad esperienze di co-branding con LV, MTA Metro Card e The Incense Matches.

Le collaborazioni uniscono anche il  mondo del fashion e il mondo della street art: i brand sfruttano la creatività degli artisti per rendere i packaging dei loro prodotti più attraenti e irresistibili, dando vita a campagne di marketing di grande successo come “André Saraiva x Jean Paul Gaultier“, “Good Guy Boris  x Happy Socks” e “Barry McGee x Uniqlo

Nel 2019 MasterCard avvia una partnership con Kreëmart e Ladurée: la collaborazione nasce dalla volontà di MasterCard di presentarsi come marchio multisensoriale, capace di offrire esperienze differenti sorprendendo i propri clienti. Dalla loro unione nascono così due nuovi gusti di macarons firmati Ladurée, che riprendono i colori tipici delle carte di credito.

Infine, non possiamo non citare “Givenchy x Animal Crossing”: il noto brand luxury si occupa della cura dei beauty look dei personaggi che fanno parte del videogioco di simulazione di vita reale, realizzando una collaborazione inusuale e innovativa. Si possono scegliere i look dei propri personaggi attingendo alle varie linee make up e agli iconici tatuaggi di Givenchy per rendere il tutto ancora più realistico e coinvolgente.

Il co-branding rappresenta, dunque, una strategia di marketing vincente non solo perché permette di ampliare il proprio target di riferimento e di imprimere un segno all’interno del mercato con la creazione di prodotti molto spesso inattesi, ma permette anche di rendere più economici i costi legati alle attività di marketing e di distribuzione di un prodotto, oltre che i costi di produzione stessi.

Quali altre collaborazioni saranno in grado di stupirci?

Fabiana Brio

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