Il Capodanno cinese, o Festa di Primavera, è la festa tradizionale più importante legata al calendario lunare. Quest’anno il Capodanno, ovvero il primo giorno del primo mese lunare, cade il 12 febbraio, giorno in cui inizia l’Anno del Bue. Perciò… Felice anno nuovo! 新年快乐 (Xīnnián kuàilè)! Felice Festa di Primavera! 春节快乐 (Chūnjié kuàilè)! Che tutto ciò che desiderate si possa avverare! 万事如意 (Wànshì rúyì)!
Questo articolo rappresenta sia un modo per avvicinare di più i lettori alla cultura cinese, sia un modo per poter festeggiare, anche se solo virtualmente, questa bellissima festività. Come già avvenuto lo scorso anno, infatti, vista la pandemia mondiale in corso, le restrizioni ai festeggiamenti saranno molte. Il governo cinese ha addirittura promesso agevolazioni a coloro che non si sposteranno.
Il Capodanno cinese: la festa più attesa dell’anno
In questo periodo, solitamente, le stazioni e gli aeroporti delle città cinesi (e non solo), si riempiono di persone di ogni età cariche di valige, pronte a tornare al loro paese natale per trascorrere in famiglia il Capodanno. Per farvi solo immaginare la quantità di persone che – in situazioni normali – affollano le stazioni e gli aeroporti pronti a tornare a casa, dirò solo che è stato coniato un vero e proprio termine per descrivere questo fenomeno, ovvero chunyun (春运, chūnyùn), “(aumento degli) spostamenti per la Festa di Primavera”.

La festa di Primavera non viene festeggiata solo in Cina, ma anche in molti altri paesi del Sud-est asiatico, oltre che dalle varie comunità cinesi sparse in tutto il mondo. Molto simile al nostro Natale, questa festa è un’occasione per trascorrere del tempo insieme ai propri familiari e amici, brindando al nuovo anno e mangiando manicaretti tipici di questa festività, i quali variano in base alla zona della Cina in cui ci troviamo. Tra questi non possiamo non ricordare i ravioli (jiǎozi, 饺子), tipici del nord della Cina, simboli di ricchezza in quanto la loro forma richiama quella delle antiche monete e la torta di riso niangao (niángāo, 年糕), tipica del sud della Cina, altro piatto benaugurale, poiché formato dalla parola anno (nián, 年) e torta (gāo, 糕), omofona del carattere 高, alto, un augurio quindi per un possibile avanzo di carriera. Non si possono poi dimenticare i piatti a base di pesce (yú,鱼), per l’omofonia tra la pronuncia di questo carattere e quello di abbondanza (yú, 余).

Come avrete capito, in questo periodo sono molte le cose ad avere un significato fortemente simbolico e di buon auspicio, dal cibo agli auguri e alle decorazioni. I petardi e i fuochi d’artificio, come anche la forte presenza del colore rosso, sono tutti elementi usati per scacciare l’antico mostro divoratore di bambini, avente appunto il nome di nian (年), anno, terrorizzato dal colore rosso e dai rumori forti. Fuori dalle porte viene appesa la cosiddetta “fortuna rovesciata”, ovvero il carattere di fortuna (福) girato al contrario. Questo viene fatto nuovamente per una questione di omofonia poiché fortuna rovesciata (fú dàole, 福倒了) ha la medesima pronuncia di “arriva la fortuna” (fú dàole, 福到了).
La mia esperienza durante le vacanze di Primavera in Cina
Ho avuto modo di trascorrere tutto il periodo della Festa di Primavera durante il mio primo anno di studio in Cina, precisamente a Pechino. La cosa più stucchevole era il colore rosso ovunque: nei negozi, per le strade, nei centri commerciali, nei parchi. Nastri e lanterne rosso di varie grandezze sventolavano per tutta la città. Le persone si accalcavano nei negozi per fare gli ultimi acquisti prima del Capodanno, le varie canzoni e jingle di Capodanno risuonavano in tutti i centri commerciali, come ad esempio “恭喜你发财” (gōngxǐ nǐ fācái, ”che tu abbia un prospero anno nuovo”) di Andy Lau (l’avrò sentita mille volte in quel periodo!) Se volete potete ascoltarla qua.
Durante questa festività è tradizione regalare a bambini e ragazzi buste rosse (hóngbāo红包) contenenti soldi. Le tradizionali buste rosse stanno venendo oggi via via sostituite da quelle virtuali, inviate tramite WeChat e Alipay.
Durante il mio soggiorno a Pechino ho avuto modo di trascorrere un pomeriggio in compagnia di una famiglia di amici cinesi i quali, oltre ad avermi regalato la mia prima busta rossa, mi hanno anche permesso di preparare i ravioli insieme alla nonna della famiglia e ai suoi nipotini. I primi tentativi sono stati un po’ scarsi, ma una volta preso il via ci sono riuscita. Terminata la preparazione hanno insistito perché facessi un video in cui, tenendo in mano il piatto di ravioli appena preparato, auguravo buon anno a tutti. La serata è trascorsa piacevolmente, tra deliziosi manicaretti, tante risate e anche qualche bicchierino di grappa di sorgo, il famoso baijiu (báijiǔ, 白酒).
Nonostante le restrizioni sono sicura che anche quest’anno, in ogni città e villaggio gli adesivi rossi saranno appesi alle porte, le vie saranno colorate e lanterne rosse appese agli alberi. Un’atmosfera sarà magica, che vede la primavera farsi avanti lentamente, mentre il freddo pungente inizia a fare spazio ad un tiepido sole, le lastre di ghiaccio che ricoprono i laghi iniziano a sciogliersi e i primi boccioli spuntano sugli alberi spogli. La primavera è davvero vicina.
Malvina Montini
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