La cartolina di oggi ci fa volare nel sud d’Italia, in Calabria per l’esattezza, terra che forse molti di noi amano per il sole, il mare o la piccantissima ‘nduja. Ma la Calabria non è solo questo, è anche luogo di storia, cultura e tradizioni: una terra capace di sfoderare il suo lato magico grazie al suo folklore. Così noi di The Password, oggi, abbiamo deciso di raccontarvi la storia di Mata e Grifone. Ne avete mai sentito parlare?
I nostri protagonisti sono due giganti di cartapesta, ‘u Giganti e ‘a Gigantissa, che ogni anno fanno sognare bambini e non solo. La loro è una romantica storia d’amore. Mata è, infatti, una giovane fanciulla che si lascia corteggiare da un torvo guerriero saraceno. La leggenda nasce dalla vicina Sicilia ed è ambientata intorno all’anno 1090. Si racconta che il temibile soldato arrivò a Messina e iniziò a distruggere e depredare l’intera città, finché non vide la bellissima Mata. La donna lo incantò a tal punto che Hassan, così si chiamava in origine, decise di convertirsi, prendendo il nome di Grifo, o meglio Grifone per la sua stazza, e di sposarla.
La leggenda arrivò anche in Calabria dove si diffuse ampiamente, rappresentando, in modo allegorico, la conquista della libertà dei calabresi dalle invasioni turche e saracene, divenendo una tradizione simbolo delle feste popolari della costa tirrenica.

Ecco che allora, in questi momenti di festa, i due giganti di cartapesta, rivestiti di una moltitudine di colori, sfilano per le strade, ballano e si corteggiano, tracciando un percorso magico e simbolico, al suono dei tamburi che li accompagnano durante la parata, richiamo per grandi e piccini in strada. Durante la danza vorticosa di Mata e Grifone, le loro lunghe braccia di pezza si tendono e sollevano per poi ricadere sui fianchi al ritmo dei tamburi. Il saraceno e la bella fanciulla si avvicinano per poi riallontanarsi con una serie di giravolte e cerchi che diventano, ad ogni giro, più ristretti finché, sotto gli occhi sognanti e rivolti all’insù dei bambini, ma non solo, i due si inclinano vorticosamente perdendosi poi in un tenero abbraccio e bacio con ancora il suono dei tamburi di sottofondo che scandisce la loro danza e il battito dei loro cuori.

La gente, in festa, non può che emozionarsi e unirsi alle danze, gioendo di fronte a questo atto d’amore e alla sua magia che, ogni anno, incanta gli abitanti e i turisti della costa calabrese.
Fabiana Cupi