Il giro del mondo in 26 articoli –Vieni a ballare in Puglia

Puglia, dal latino Apulia, è terra di mare e di pianura, di oasi naturali e di piccoli borghi pittoreschi.  La Puglia è terra di confine tra il mondo romano-germanico e quello greco-bizantino ma è anche terra di cultura e di folklore.

Associata perlopiù a mare cristallino e sabbia bianchissima, a locali rinomati della movida notturna giovanile e ristoranti stellati che l’hanno portata, negli ultimi anni, a schizzare in vetta alla classifica delle mete turistiche per eccellenza del nostro Paese, la Puglia racchiude in realtà un patrimonio molto più ricco e da scoprire.

 Scoprire la Puglia significa compiere un viaggio di circa 400 km, accostarsi a una moltitudine di dialetti differenti , immergersi in piccoli borghi in cui il tempo sembra essersi fermato, ascoltare le tradizioni popolari tramandate da generazione in generazione. E’ un viaggio lungo ed entusiasmante che tappa dopo tappa permette di conoscere scenari differenti, partendo dal montuoso Gargano per giungere al “de finibus terrae” Santa Maria di Leuca, e perdersi ad ammirare l’incontro perfetto tra i due mari che bagnano la regione.

Vino, bancarelle, terra arsa e rossa

Terra di sud, terra di sud, terra di confine

Terra di dove finisce la terra[…]

L’essere da sempre terra di mezzo e porto d’Oriente fa della Puglia una regione ricca di influenze differenti che connotano di sfumature particolari il suo patrimonio culturale: feste popolari, processioni religiose e sagre paesane si dislocano per tutto il corso dell’anno, colorando le suggestive vie dei piccoli paesini con sontuose luminarie. In epoche e luoghi lontani affonda le radici uno dei tratti distintivi della cultura pugliese: il ballo della pizzica .

Le sue origini vengono ricondotte a due scenari differenti: c’è chi pensa sia legato ai culti dionisiaci ai tempi dell’antica Grecia e chi, invece, lo riconduce al fenomeno del tarantismo, espressione di un male di vivere che colpiva le donne nel XIX secolo.

 Si pensava infatti che le donne che lavoravano i campi venissero morse dalla tarantola, cadendo in una forma di isteria a cui si cercava di rimediare tramite il ballo della pizzica, che spesso si protraeva per giorni interi. Il ritmo sostenuto e vivace del ballo, scandito dal suono del tamburello e dell’armonica serviva a scacciare via gli effetti derivanti dal morso dell’animale e a liberare la donna dallo stato di trance.

In epoche più recenti la pizzica è divenuta ballo popolare tipico di molte zone meridionali, caricandosi di accezioni differenti, con una funzione ludica e conviviale. Oggi viene considerato da molti un ballo di corteggiamento: la donna con passi composti, una postura chiusa, l’utilizzo di foulard e gonnellone sfoggia la sua femminilità e la sua bellezza, mentre l’uomo con le braccia sempre tese e passi più spigliati e repentini cerca di conquistarla.

Vecchi e giovani pizzicati, vecchi e giovani pizzicati

Dalla taranta, dalla taranta, dalla tarantolata

Cerchio che prude, cerchio che apre

Cerchio che spinge, cerchio che stringe

Cerchio che abbraccia e poi ti scaccia […]

Dal 1998 nel mese di agosto tutta la Puglia si riversa nella piazze del basso Salento in occasione della Notte della Taranta. Si tratta di un festival di musica popolare e una delle più importanti manifestazioni culturali popolari europee, nata con l’obiettivo di riscoprire la pizzica e valorizzarla attraverso la fusione con generi musicali differenti. Dopo diverse serate in itinere il festival si conclude con il concertone di Melpignano che vede centomila tarantolati pronti a ballare instancabilmente fino all’alba.

Nel corso degli anni, nonostante la perdita delle antiche tradizioni appartenenti ai nostri nonni o ai padri dei nostri nonni, la pizzica è riuscita a conservare una forte valenza emozionale per ogni pugliese e non solo. Resistere al suo ritmo è difficile per tutti: per conoscere davvero la Puglia lasciati trasportare dalla sua melodia!

Fabiana Brio

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