Dammi mille baci, poi cento, poi mille altri. I baci nell’arte

Oggi è la giornata mondiale del bacio, istituita nel 1990 in Gran Bretagna, poi diffusasi in gran parte del mondo, fino a divenire – attraverso l’hashtag #worldkissday – una tendenza da seguire.
Il bacio: un gesto d’amore, di affetto e intimità così semplice, ma capace di apportare diversi effetti positivi al nostro corpo. Sembra, infatti, che migliori le difese immunitarie e l’umore, alleviando lo stress. Sapevate che un gesto, all’apparenza così semplice, coinvolge ben 35 muscoli facciali?

Nel corso della storia questo gesto ha ispirato moltissimi artisti nella realizzazione di opere d’arte divenute poi immortali.
Bene, sappiamo che le vostre bacheche social, oggi più che mai, saranno invase da scatti romantici, ma noi non ci lasciamo intimorire e abbiamo scelto di mostrarvi alcuni baci dipinti, a nostro parere, tra i più romantici e passionali.

Il bacio, Francesco Hayez, 1859

Francesco Hayez, Il bacio, 1859, olio su tela, 122×88 cm, Pinacoteca di Brera, Milano

I due innamorati si stringono a sé scambiandosi un bacio appassionato prima della partenza del giovane, che ci viene suggerita dalle loro posizioni: egli poggia il piede sinistro sul gradino, mentre la fanciulla sembra volerlo trattenere, sa che l’amato sta per andare a combattere e che è pronto a sacrificare la propria vita per la patria. La tela è stata, infatti, realizzata nel 1859, anno della Seconda Guerra di Indipendenza. La critica, inoltre, sostiene che i due amanti rappresentino il bacio simbolico che l’Italia offre alla Francia, per sottolineare l’alleanza tra le due nazioni, ipotesi che appare essere confermata anche dal colore degli abiti dei due.
L’opera racchiude tutte le caratteristiche del Romanticismo italiano e divenne simbolo dell’Ottocento.

Il bacio con la finestra, Edvard Munch, 1892

Edvard Munch, Il bacio con la finestra, 1892, olio su tela , 73x92cm, National museet for kunst, Oslo

Il dipinto fa parte di un gruppo di opere chiamato Il fregio della vita ed esprime, in particolare, il rapporto fra uomo e donna. I due, nell’atto di baciarsi, non sono riconoscibili, rappresentando così la perdita di identità. Il modo di stringersi delle due figure, che indossano abiti quasi dello stesso colore, offre contemporaneamente l’idea di assimilazione e annullamento, attraverso un abbraccio informe che sembra avere la stessa violenza della morte, mostrando allo spettatore la tensione fra il desiderio e la paura di amare.

Il bacio, Gustav Klimt, 1907-08

Gustav Klimt, Il bacio, 1917-18, 180×180 cm, Österreichische Galerie Belveder, Vienna

Gustav Klimt, maestro dell’Art Nouveau, dipinge uno dei baci più conosciuti e intensi di sempre. L’opera, nella sua apparente semplicità, rappresenta l’amore. I due amanti sono stretti in un abbraccio intenso, l’uomo si china sulla donna e lei si abbandona al suo bacio. I due divengono quasi un tutt’uno, avvolti da un luogo astratto ed etereo in cui si fondono l’universo maschile e quello femminile. Inoltre, la ghirlanda che avvolge il capo dell’uomo è un dettaglio che rappresenta l’amore che Klimt ha inserito ispirandosi alla mitologia greca, in particolare a Dioniso.

Compleanno, Marc Chagall, 1915

Marc Chagall, Compleanno, 1915, olio su tela, 81×100 cm, Museum of Modern Art, New York

Il dipinto rappresenta lo stesso Chagall con la sua prima moglie: Bella Rosenfeld.
È la donna stessa, in un suo diario, a raccontare la storia di questo quadro: era il 7 luglio del 1915, il giorno del ventottesimo compleanno di Chagall. Bella stava decorando, per l’occasione, la casa con qualche fiore e Marc, vedendola, profondamente grato per quel gesto, le rubò un bacio che la colse di sorpresa, come dimostrano i suoi occhi. I due fluttuano nel cielo, caratteristica distintiva dell’autore, offrendo una sensazione di leggerezza e di amore racchiuso in quell’attimo di quotidianità.

Il bacio, Pablo Picasso, 1925

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Pablo Picasso, Il bacio, 1925, olio su tela, 130×97,7 cm, musée Picasso, Parigi

Anche in quest’opera l’uomo e la donna, nell’atto di baciarsi, sembrano quasi intrecciare i loro corpi in un impeto selvaggio, violento e carico di sensualità. La donna sembra quasi aggrapparsi all’uomo i cui sentimenti, invece, appaiono diversi: gli enormi occhi spalancati non cercano lo sguardo della donna, trasmettendo un’idea di distacco e freddezza. Si avverte, inoltre, una sensazione di caos, come in un’esplosione erotica, resa ancora più intensa dalla presenza, in diverse parti dell’opera, di forme falliche e organi femminili.

Gli amanti, René Magritte,1928

René Magritte, Gli amanti, 1928, olio su tela, 54×73 cm, MoMA, New York

I due amanti si baciano coperti da un telo bianco che impedisce loro di vedersi e di comunicare, quasi come se non potessero raggiungersi. È un amore che non può manifestarsi completamente, forse concluso o riconducibile alla morte in arrivo, se non già avvenuta. Le interpretazioni sembrano essere infinite e proprio questa era la volontà dell’autore che affermava: “Le immagini vanno viste quali sono, amo le immagini il cui significato è sconosciuto poiché il significato della mente stessa è sconosciuto“.

Quelli che vi abbiamo presentato sono solo alcuni dei baci dipinti ammirabili nella storia dell’arte. Quali sono quelli che più vi hanno fatto sognare?

Fabiana Cupi

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