Quelle del 2020 saranno vacanze insolite, ormai lo sappiamo. Si tenderà a privilegiare il turismo di prossimità, sia per riscoprire – e sostenere – l’Italia, sia perché i lunghi spostamenti potrebbero essere complicati. E la parola d’ordine continuerà con ogni probabilità ad essere: distanziamento. Ma come e dove andremo in vacanza? Al mare o in montagna con le mascherine? E gli aeroporti, quando si tornerà a volare? Insomma, come torneremo a viaggiare?
È una domanda che non riguarda solo il “dove andremo” e quali condizioni di sicurezza sanitaria ci aspetteremo di trovare, ma che tocca anche il senso del viaggio in sé: con quale spirito e con quali aspettative decideremo di partire? Per un certo numero di mesi, si ha ragione di presumere che viaggeremo soprattutto in Italia, in quanto i viaggi all’estero saranno sottoposti a numerose restrizioni e controlli.
A ragione di tutto ciò, per i prossimi mesi, si cercherà di prediligere luoghi raggiungibili in auto, coniugando il desiderio di fuga con la ricerca di angoli tranquilli dove sarà più semplice evitare folle e assembramenti per mantenere le distanze. Saranno mete di nicchia, destinazioni meno note da scoprire, ma comunque ricche di storia, cultura e natura. Oppure anche luoghi noti, ma da visitare fuori stagione.
Sicuramente la sicurezza sanitaria sarà un tema centrale, questo significa che sarà più semplice ripartire per quelle regioni che saranno meno a rischio di contagio e quelle che saranno percepite come pronte per rispondere ad eventuali emergenze. Dai ristoranti agli hotel, per ospitare i turisti ci si sta attrezzando per garantire distanziamento e una corretta sanificazione. Per quanto riguarda i trasporti: in aereo si potranno prenotare solo i posti laterali, mentre Trenitalia ha adottato un sistema di prenotazione con assegnazione dei posti a misura di distanziamento. Il tema su cui si discute ancora sono le spiagge: si stanno studiando ingressi a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria, una riduzione del numero degli ombrelloni e fasce orarie per gli anziani.
Quello dei prossimi mesi sarà perciò un turismo particolare, che non deriva dalla distanza chilometrica, ma dalla qualità della scelta dello spirito di scoperta
Chiara Manfredi