Valeria è un’infermiera che lavora in Lombardia, la Regione con più casi di contagi e di morti in Italia, che ha scelto di continuare a lavorare nel suo reparto anche dopo la conversione di esso in terapia intensiva per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Le è stato chiesto se volesse restare a casa, in quarantena, o restare in ospedale e lavorare, con tutti i rischi che ne conseguono. Valeria è rimasta e ha iniziato a raccontare delle sue giornate. Ad ascoltare le sue parole ci sono Daniele “Il Rinoceronte” Daccò, che trascrive le sue parole, e Camilla Fasola, che le illustra. A leggerla? A leggerla ci siamo noi tutti. Le pagine del suo diario vengono postate sulle pagine “Niente da Dire”, tutti i giorni alle 11. Non hanno mai saltato un giorno da quando hanno iniziato, il 19 di marzo. I nomi di dottori e pazienti, compreso il nome di Valeria, sono stati cambiati, per rispettare la privacy di tutto e tutti, ma le storie sono, nel bene e nel male, tutte vere.
Non ci sono critiche o condanne, nelle parole di Valeria, mentre racconta della sua vita in terapia intensiva. C’è paura e rabbia, a volte, ma soprattutto c’è tanta voglia di fare, di aiutare e di andare avanti, un turno alla volta. A volte è troppo stanca o troppo amareggiata per raccontare ma non molla. Il diario di Valeria è una galleria di immagini fatta dei volti stanchi dei dottori, nascosti dietro le protezioni, e di quelli spaventati dei pazienti più anziani. Giorno dopo giorno, le sue vicende fanno appassionare, come in un fotoromanzo, ma non bisogna mai dimenticare che sono tutte vicende e persone vere quelle di cui parla Valeria. Quando ci ritroviamo a tifare o a preoccuparci per un paziente in particolare o quando ci indigniamo davanti ad un problema che Valeria affronta, dobbiamo immediatamente ricordare a noi stessi che è quello che sta succedendo e non solo nel suo ospedale ma anche in altri ospedali, in Italia e nel Mondo.

Ora ci troviamo ad affrontare la Fase 2, un passaggio sicuramente non facile e poco sereno per tutti. Ma Valeria è ancora in corsia, a sostenere i suoi colleghi e i malati. L’hanno spostata in un’altra ala, in un nuovo reparto appena allestito sempre per il Covid-19. Tutti i giorni Valeria supera la linea che divide il pulito dallo sporco. Tutti i giorni indossa le sue protezioni, flette i muscoli e va.
Emilia Scarnera
- link alla raccolta di “Valeria Corona”
- link alla pagina “Niente da Dire” e de “Il Rinoceronte”