È diventato un fenomeno virale ed è impossibile non averne mai sentito parlare: TikTok è il nuovo social che sta spopolando fra tutti, non soltanto tra i giovanissimi, come erroneamente si è inclini a pensare.
Utilizzata in 150 paesi e tradotta in 75 lingue, attualmente vi risultano iscritti quasi più di un miliardo di utenti. L’applicazione, conosciuta originariamente con il nome di musical.ly è stata comprata dalla società cinese ByteDance che l’ha fusa con una propria app chiamata Douyin creando ciò che noi ora conosciamo come TikTok.
L’applicazione permette di fare video della durata di massimo 1 minuto e gli utenti creano ogni genere di contenuto, che sia di semplice intrattenimento, di cucina, di cultura o informazione su più livelli.
Attraverso il suo algoritmo, dopo aver messo i primi like, i video nella sezione nominata “Per te” cominciano ad adattarsi al genere di contenuti che piacciono all’utente, mostrando più frequentemente quelli che hanno più possibilità di essere apprezzati e creando, così, un tipo di intrattenimento ad hoc.
TikTok è chiaramente un’app che può essere considerata rilevante nel panorama dei social non solo per la sua relativa novità, ma anche e soprattutto per i numeri che sta macinando: l’applicazione, infatti, ha avuto un aumento del 310% nel quarto trimestre del 2019 rispetto all’anno precedente, con una crescita sequenziale di oltre 20 milioni di dollari. Stando a questa tendenza TikTok potrebbe arrivare a generare ricavi per centinaia di migliaia di dollari in breve periodo.

Grazie alla popolarità che si guadagna con i video, su TikTok sono emersi diversi nuovi influencer, molto diversi rispetto a quelli che troviamo su altri social come Instagram, tanto per contenuti quanto per il target che riescono a raggiungere (che in questo caso comprende persone molto giovani, dai 10-12 anni).
TikTok, inoltre, si è rivelato una fonte di guadagno anche per cantanti o per musicisti, anche se in modo collaterale. È stato evidenziato come gli ascolti in streaming attraverso piattaforme quali Spotify o Apple Music siano vertiginosamente aumentati dopo che alcune canzoni sono state utilizzate per creare un nuovo trend (il classico balletto fatto di poche mosse che viene riprodotto da moltissimi utenti) o una challenge che diventa virale. Molte aziende hanno capito l’attrattiva di un social così frequentato e hanno cominciato a pubblicizzarsi. Insomma, TikTok è fruttuosa a livello economico su più livelli e per diversi attori.
Navigando su Tiktok per qualche mese inevitabilmente ci si renderà conto come essa differisca sensibilmente da altre piattaforme: i protagonisti, anche dei video più famosi, sono tendenzialmente persone normali e quello proposto è un tipo di intrattenimento che ti coinvolge, oltre che attraverso contenuti di puro intrattenimento, tramite la condivisione di esperienze vissute comuni.
Leggendo i commenti si percepisce l’entusiasmo ed il senso di appartenenza, nel bene o nel male, ad una determinata situazione, passando dalla gag con il fidanzato fino a parlare di situazioni traumatiche o problematiche, come violenza e abusi domestici. TikTok è diventato un luogo (o meglio, un non-luogo) in cui si è liberi di esprimersi senza paura ed incontrarsi con persone che, almeno a livello esperienziale, ci somigliano.
Il social, tuttavia, presenta comunque delle problematiche. È frequentato da qualsiasi genere di persona, anche dalle più totalmente ineducate all’utilizzo di internet e dei social: questo spesso sfocia in episodi di bullismo e insulti terrificanti tra i commenti. Ciò che perplime è che questo tipo di commenti brutali ed infamanti sono spesso lasciati dai più piccoli. Fortunatamente, questo è stato (parzialmente e superficialmente) risolto applicando delle limitazioni nella sezione commenti.
O la si ama o la si odia, ciò che è indubbio è il suo incredibile successo, che non dà segno di retrocessione.
Beatrice Maschio