Trump is over?

Chi ben incomincia è già a metà dell’opera è sicuramente ciò che Trump ed i suoi hanno pensato il 3 gennaio quando un loro drone ha ucciso il generale iraniano Soleimani. In altri termini, più sintetici, l’uomo più potente del Medio Oriente. Questo “scacco matto” è stato un chiaro segno di come Trump si presenterà alla corsa per le Presidenziali del prossimo, come già prestabilito, martedì 3 novembre. 

A tal proposito, abbiamo cercato di schiarirci le idee con anticipo riguardo chi si presenterà e quali saranno i programmi politici relativi, in modo da non arrivare impreparati a un risultato da Keep America Great. La prima fase delle elezioni indirette (la cosiddetta, “caucus”) negli Stati Uniti riesce, da sempre, a coinvolgere sia i cittadini americani che gli spettatori ed i media di qualsiasi parte del mondo. Quest’anno il Partito Repubblicano ha confermato quasi all’unanimità di ricandidare l’attuale presidente Donald Trump. Il Partito Democratico, invece, per quanto nostalgico e “semper fidelis” al team Barack&Michelle, ha annunciato una serie di candidati che meritano la nostra attenzione ed analisi, tra cui i Fantastici 5: Michael Bennet, Joe Biden, Michael Bloomberg, Elizabeth Warren e l’eterno Bernie Sanders.

Siamo sinceri, questo articolo doveva riguardare lo stato in accusa di Donald Trump, the impeachment. Avremmo spiegato cosa avrebbe dovuto essere oggi un impeachment, avremmo dato delle coordinate storiche e degli esempi precedenti. Purtroppo, non abbiamo più il tempo di raccontare tutto ciò perché il presidente americano ha fatto di tutto per distogliere l’attenzione mediatica dal suo cavillo giudiziario. Volgiamo allora lo sguardo verso l’altra parte della barricata, verso i candidati democratici.

1- Michael Bennet: cosmopolita, cresciuto in una famiglia attiva politicamente e senatore per il Colorado dal 2009. “Building opportunity together” è il motto; lavoro, povertà e restituzione dei valori americani ai propri cittadini, sono i punti salienti della sua campagna elettorale. Ma quali sono i valori americani, Michael?

2- Joe Biden: è stato il Vice-Presidente durante il mandato di Barack Obama dal 2009 al 2017. Servono altri commenti?

3- Michael Bloomberg: imprenditore, uno degli uomini più ricchi al mondo secondo Forbes ed ex sindaco di New York. Dapprima democratico, poi repubblicano, poi indipendente ed ora democratico. Fino all’ultimo indeciso se candidarsi alle Presidenziali oppure no. Bloomberg troppo confusionario, troppo self-made man. 

4- Elizabeth Warren: cresciuta, con le sue parole, “al margine della classe media” ed insegnante ad Harvard. Esperta di questioni finanziarie e bancarotta, origini Cherokee ed ottima comunicatrice. Ce la farà?

5- Bernie Sanders: ad un passo dalla vittoria nelle scorse primarie e senatore del Vermont. Socialista democratico, attivista per i diritti degli omosessuali e contrario alla pena di morte. Pacifista e ambientalista. Bon Iver e i Vampire Weekend suoneranno in Iowa, il 3 febbraio, in occasione della prima votazione dei candidati. Un ottantenne riuscirà con le sue idee “moderne” ad interagire effettivamente con un pubblico giovane e sensibile a queste tematiche?

Non ci resta che aspettare il 3 marzo, il Super Tuesday, giorno in cui la maggior parte degli stati americani andrà alle urne e la situazione si farà più chiara riguardo alla scelta del candidato democratico. Per tutti i nerd politici, invece, il sito 270towin.com vi terrà aggiornati giorno dopo giorno. 

La grande domanda è: ce la faranno i democratici o Trump avrà, ancora una volta, la meglio?

Federica Tessari

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