Anno dopo anno, le tradizionali celebrazioni di Halloween d’oltreoceano si fanno anche per noi sempre più ricche. Tra travestimenti, serate a tema, film horror ed eventi vari si è alla ricerca dello spavento perfetto con cui festeggiare i giorni intorno al 31 Ottobre.
Forse non tutti sanno che la giusta dose di horror si può trovare anche dove meno uno se lo aspetta. A volte, basterebbe infatti aprire il giusto libro di fiabe. Eh sì, perché non tutte le storie sono veramente come le conosciamo e non per tutti i protagonisti vale sempre il motto “happily ever after”.
È sufficiente prendere in considerazione alcuni tra i più famosi racconti – resi celebri anche dalle rispettive versioni cinematografiche – per capire meglio che i finali visti fino a questo momento non rispecchiano a pieno le intenzioni degli autori.
La Sirenetta, ad esempio, fiaba scritta da Andersen, ha un destino ben diverso da quello noto ai più. Dopo aver infatti perso, non solo la voce, ma con un tocco più macabro direttamente la lingua, si troverà costretta a scegliere tra la vita del suo amato principe (innamorato ormai di un’altra principessa) o la sua stessa vita, finendo per questo a suicidarsi.
Conosciamo tutti la disperata ricerca, poi, del principe per ritrovare Cenerentola il giorno dopo il ballo a corte; quello che forse non tutti sanno è che quando toccò alle sorellastre provare la scarpetta di cristallo, queste tentarono in tutti i modi di ingannare il principe, arrivando persino a tagliarsi parti del piede per farla calzare “a pennello”.
Biancaneve e il Principe Azzurro rappresentano nell’immaginario fiabesco il vero amore, ma anche questa fiaba mostra una curiosa variante nel finale dei fratelli Grimm. Nessun bacio, innanzitutto, risveglia la principessa. A farlo è la fuoriuscita dalla bocca del morso di mela avvelenato provocato dalla caduta della bara in cui lei era distesa per essere trasportata al castello del principe. In seguito, infine, durante il matrimonio dei due la Regina Cattiva verrà punita dovendo ballare fino alla morte calzando un paio di scarpe di ferro precedentemente arroventate su delle braci.
Di esempi di questo tipo ve ne sono molti altri, da Raperonzolo – che la strega abbandona nel deserto, stessa strega che acceca il Principe facendolo precipitare dalla torre su un cespuglio di rovi – passando per Pinocchio, le cui avventure son ben più macabre di come ci hanno mostrato; fino ad arrivare alla Bella Addormentata, che nella versione di Basile durante il suo sonno profondo viene violentata da un re di passaggio.
Andersen e fratelli Grimm, Basile e altri autori del genere potrebbero quindi rivelarsi alternative originali ai classici film horror.
Valentina Rosselli