Se non vi sono bastati i suggerimenti per il Basso Piemonte, ecco a voi degli spunti per visitare la Val Borbera, che prende il nome dal torrente che l’attraversa. Una splendida valle, sempre al sud del Piemonte, molto poco turistica, ma che offre scorci suggestivi e svariati luoghi poco conosciuti che meritano di essere visitati, godendosi una piccola gita di relax a pochi chilometri da Genova.
Le strette
Non appena ci si inoltra per la valle, ci si imbatte in uno spettacolo naturale maestoso: le Strette di Pertuso, dette comunemente solo “Le Strette”. Si tratta di un’impressionante gola fluviale formata dal Borbera, che scorre impetuoso sotto pareti di roccia che precipitano nel letto del torrente, particolarmente stretto e sinuoso in questo punto. L’origine di questa conformazione risale all’Oligocene (37-26 milioni di anni fa) e può essere tranquillamente classificata come canyon, essendo profonda circa un centinaio di metri.

La cascata del Gordena
Se vi piacciono i luoghi paradisiaci un po’ nascosti, la cascata del Gordena è quello che cercate. A pochi chilometri da Cabella, si prosegue per circa un chilometro direzione Capanne di Carrega, per poi prendere la deviazione per Rosano e Dova Inferiore: lì vi è l’indicazione per la cascata. Consigli? La discesa è un po’ ripida, sebbene fattibile, quindi non viaggiate pesanti e munitevi di ottime scarpe da ginnastica! Lo spettacolo ripagherà il piccolo sforzo.

Teo, la frazione di Cabella che diede i natali alla nonna del Papa
Una piccola curiosità a metà tra il gossip e la religione? Papa Francesco ha origini piemontesi, e in particolare valborberine. In questa piccola frazione, che conta appena 13 abitanti, nacque Maria Gogna, nonna materna del Papa, che però stette pochi anni nella valle, perché la sua famiglia decise di trasferirsi a Buenos Aires per cercare fortuna.

Il Castello della Pietra
Un capolavoro di architettura castellana ligure: un castello le cui mura sono cinte da due grandi torrioni di puddinga (un tipo di pietra). L’inespugnabile roccaforte rappresenta il più originale dei manieri che durante l’epoca dei feudi imperiali dominavano le valli risalenti verso il Monte Antola. Il castello è visitabile negli ambienti interni attraverso una visita guidata su cui potete trovare maggiori informazioni qui.

Il Valico di San Fermo
Chiamato anche Valico Di San Clemente, il Valico di San Fermo è posto a quota 1129 metri sull’Appennino Ligure, al confine tra Liguria e Piemonte. Sul valico vi è una piccola cappella che ha subito più volte bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, e che è stata anche rifugio per i partigiani. Il valico di San Fermo è molto suggestivo nelle notti limpide, essendo un punto di osservazione privilegiato, e si ha anche la possibilità di ammirare moltissime stelle essendo uno dei cieli italiani con minore inquinamento luminoso. Dalla sua cima è possibile ammirare le valli circostanti e nelle giornate limpide si vede anche Genova.

L’agriturismo di Vallenostra
Forse non tutti sanno che uno dei formaggi più antichi del mondo nasce e continua a essere prodotto proprio tra questi valli: il Montébore, infatti, è un formaggio unico, per la forma (che ricorda una torta a tre strati) e per la storia che tramanda. È un prodotto di nicchia a latte crudo, e si inserisce tra i più rari al mondo. Si tratta di un formaggio a latte misto: sembra che anticamente si usasse solo latte di pecora, mentre la formula attuale prevede circa il 65% vaccino, il 30% ovino e saltuariamente il 5% di capra. Malgrado la forma curiosa e la notorietà, il Montébore è rinato solo nel 1999, dopo un periodo di oblio, grazie all’impegno dell’agriturismo Vallenostra. Legato alla sua tutela, comunque, vi è la possibilità di adottare una pecora a distanza, pagando una somma che ritorna sotto forma di prodotti. Il pacchetto prevede di trascorrere una giornata con la pecora adottata al pascolo e seguire le fasi di produzione del formaggio.

Parco Mongiardino
Se invece, infine, siete in cerca di qualcosa di un pochino più organizzato, nonché di più turistico, farà al caso vostro il Parco Mongiardino, un incantevole parco di 14 ettari esteso nel verde, in cui rilassarsi e godersi la natura in totale sicurezza, con l’ausilio di attività ricreative e di ristorazione. Sul sito del Parco è possibile informarsi sulle possibilità di svago e di pernottamento (anche in tenda o camper).

Veronica Repetti