La mia ricerca del libro perfetto da leggere “sotto l’ombrellone” non ha mai seguito una linea definita. Ciò fino a quando ho acquistato una delle raccolte di “cartoline di vita” di Peter Altenberg . Dal giorno in cui mi sono imbattuta nei suoi scritti ho sempre avuto un modello preciso di “lettura da spiaggia”: racconti brevi ed illuminanti, piccoli estratti da sfogliare nel tempo tra un bagno e l’altro.
Lo sguardo dello scrittore viennese si sofferma sulla realtà considerata inutile, sulla vita non necessaria, sull’essere che passa inosservato nel suo discreto manifestarsi quotidiano. Grazie ai racconti di Altenberg questa dimensione trascurata ma preziosissima acquisisce improvvisamente un valore inestimabile. Capita allora di alzare lo sguardo verso il mare e sorridere del suo azzurro, del celeste del cielo, del mondo tutto che si manifesta ai suoi piedi. Leggendo queste brevi storie emerge uno scrittore sensibile e sincero, che con poche parole semplici riesce a tradurre l’indicibile ed a svelare la sacralità della realtà concreta troppe volte ignorata dal nostro occhio distratto. dopo aver sfogliato questi brevi racconti gli occhi si poseranno sul mondo in maniera nuova e diventerà evidente come il divino non risiede altrove. Esso si manifesta naturalmente in chi ci dà la schiena perché perso a fissare le onde, in chi passeggia sul bagnasciuga, nei gesti spontanei dei bambini che s’insabbiano le mani.
Lo scrittore austriaco ci fa regalo del mondo: lo illumina chiarificando la sua eccezionalità e riporta l’anima in vacanza. Ecco emergere il sentimento coinvolgente della festa. Questo consente la percezione della vita nella sua totalità, la dispersione del necessario e l’accoglienza del futile come straordinario. Altenberg ci permette di vivere in vacanza non solo l’estate, ma ogni momento della vita. Egli insegna l’essenza della festa e cioè vivere ogni situazione dall’interno e mai come esterno. “Quando Peter Altenberg si sveglia, il suo sguardo cade su quel sacro splendore e lui accetta umilmente le pene dell’esistenza poiché ha avuto in dono due occhi per assorbire in sé la santissima bellezza del mondo!”.
Quest’estate consiglio quindi di sfogliare le “Favole della vita” a qualsiasiasi pagina e cominciare a leggere anche disordinatamente le piccole storie che lo scrittore rievoca. La vita reale diventerà magicamente appunto una favola e il sogno realtà concreta. Sarà commovente ritrovarsi nei gesti spontanei dei personaggi illustrati, riconoscersi immersi in un tutto ricco di bellezza ed essere gratificati di ogni istante vissuto. Leggere Altenberg è un’esperienza, un’esperienza di vita. Essa arricchisce e rende finalmente capaci di vivere la pace della vacanza, di vivere in “semplice, nudo splendore” finendo per sorridere di chi pretende di complicare un mondo già di per sé complicato.
“Sii come sei! Né più, né meno! Ma sii così! In tutto e per tutto. E se dovessi anche precipitare nell’abisso, che sia almeno il tuo abisso quello in cui ti sfracelli!”
Angela Calderan