Bippare: tutto ciò a cui -forse- non avete pensato

“Se bippi vali, se non bippi…” recita così la campagna per educare i torinesi a convalidare le tessere gtt ogni volta che si sale su una vettura o la si cambia. Tale atto diventerà obbligatorio dal primo di maggio, ma ha già destato numerosi dubbi tra i fruitori dei mezzi pubblici.

In molti hanno infatti storto il naso davanti alla dichiarata necessità di raccogliere più dati circa l’affollamento dei veicoli nelle varie fasce orarie, temendo che le frequenze dei passaggi potessero risentirne, aumentando i ritardi nelle tratte minori in favore di quelle principali.

Anche la proposta di dare piccole multe di tre euro era stata accolta con stizza dai possessori di abbonamento, restii a pagare per qualcosa da loro già posseduto. Per ovviare a ciò, in una intervista al blog Diario di Torino, l’assessore alla viabilità Maria Lapietra ha parlato della decisione di  offrire sconti-premio a chi “bippa” di più, interessante metodo forse più stimolante e potenzialmente più efficace della vecchia multa.

Restano dubbi riguardo al fatto che occorrerà estrarre il portafoglio in pubblico per prendere la card, incorrendo nel rischio di furti, oltre al fatto che spesso i tram e bus sono troppo affollati per obliterare.

Le proposte dell’assessore in risposta a queste due problematiche appaiono piuttosto dubbie, o quantomeno perfezionabili, dall’inestetico e altrettanto scomodo nastro al collo in cui conservare l’abbonamento, al metodo dello scarrozzamento -far salire i passeggeri nella parte anteriore del mezzo, e farli scendere da quella posteriore-, che risulta scomodo e difficile da attuare sui mezzi più frequentati. Risulta positiva invece la decisione di aumentare il numero delle obliteratrici e di spostare quelle già presenti in posizioni più congeniali.

Elisa Napolitano