Torino è una città ricca di storia, con un passato da capitale della Nazione e con monumenti antichi ad ogni angolo delle sue vie; è però anche, soprattutto negli ultimi anni, uno scenario di innovazione urbana che lega ambiente, architettura e cultura. Un simbolo di questa crescita è proprio il Grattacielo Intesa Sanpaolo che, progettato da Renzo Piano nel 2006, è stato scelto tra altri progetti italiani e stranieri poiché rispondeva al meglio ai criteri richiesti: architettura moderna, sostenibilità ambientale e relazione stretta tra ambienti privati e luoghi aperti al pubblico e alla città. L’edificio è composto da 38 piani fuori terra e 6 interrati, ha un’altezza complessiva di 166,26 metri, esattamente un metro più basso della Mole Antonelliana, scelta fatta in rispetto al monumento simbolo di Torino. Al suo interno contiene gli uffici nella parte privata e una parte aperta al pubblico con l’auditorium, la serra bio-climatica, il ristorante e il lounge bar agli ultimi piani (con vista mozzafiato).
Grazie alle politiche eco-friendly adottate nella progettazione e costruzione del Grattacielo, si è potuto creare un edificio a basso impatto ambientale e che utilizza le energie rinnovabili: con i suoi 1.600 metri quadrati di pannelli solari, il sistema di regolazione della temperatura che usufruisce dell’aria esterna e il sistema di climatizzazione collegato alla falda acquifera che sfrutta l’energia geotermica senza emissioni nocive. Tutto ciò ha portato all’ottenimento del premio LEED Platinum: uno dei massimi riconoscimenti in campo di architettura Green e il Building of the year Award nel 2016.
Le parti visitabili stupiscono per il loro design innovativo e la tecnologia utilizzata, la serra situata all’ultimo piano funge da polmone verde dell’edificio, si trova al centro di una terrazza con vista a 360 gradi della città. L’Auditorium ha una capienza di 364 posti ed è progettato in modo polivalente: può fungere da sala conferenze, da area concerto o da luogo espositivo poiché i suoi sedili spariscono al di sotto del pavimento grazie ad un sistema meccanizzato che crea un luogo ampio quando è necessario.
Tutte la parti sono in relazione per l’unico obiettivo di stupire il visitatore esterno e realizzare al meglio le esigenze dei lavoratori e impiegati che lo vivono quotidianamente.
Tinivella Beatrice