Votammo la Repubblica

Corriere_repubblica_1946

Il 9 maggio 1946, re Vittorio Emanuele III abdicò in favore del figlio Umberto, nella speranza che questo gesto riabilitasse la casata reale in vista di quel temuto Referendum che, in seguito ad un atto legislativo, si sarebbe tenuto di lì a un mese perché gli italiani scelgiessero la forma dello Stato, del loro Stato.

Il 2 giugno 1946 si vota per il referendum istituzionale e per la formazione dell’Assemblea Costituente e la partecipazione alle prime e vere elezioni libere del dopoguerra, del dopo fascismo,  è plebiscitaria: tutti si recano ai seggi, il re Umberto II, Alcide De Gaspari, Pietro Nenni e, per la prima volta, le donne italiane.

I cinegiornali di quei giorni mostrano un’affluenza assolutamente inaspettata: votano 24.947.187 italiani, l’89% degli aventi diritto.
I conteggi delle schede sono complicati e concitati: gli scrutatori non sono preparati a gestire quella mole di voti, si verificano ritardi nella consegna, risultati inviati su fogli scritti a matita; eppure 12.717.923 (il 54%) di italiani scelgono la Repubblica, mentre 10.719.284 (il 45,7%) la monarchia.
L’Italia si spacca in due: il Nord e il Centro Italiana si schierano compatti per la forma repubblicana, mentre il Sud, con il 63,8% dei voti, si mostra fedele alla monarchia.
Immediatamente dopo la proclamazione dei risultati, vennero presentati i primi ricorsi per sospetti brogli elettorali, prontamente respinti dalla Corte di Cassazione.

Il 10 giugno 1946, alle 18:00 la Corte di Cassazione di Roma proclama i risultati ufficiali: gli italiani avevano scelto e votato.
Alcide De Gaspari assunse i poteri di Capo dello Stato in via provvisoria, e si diede il via ai lavori della Costituente.

Il 1 gennaio 1948 la Costituzione italiana, elaborata dai membri dei partiti votati negli stessi giorni del Referendum istituzionale, sancisce:

L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro (art.1)

E l’articolo 139 recita:

La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale

Oggi la Repubblica Italiana compie 69 anni, l’abbiamo scelta e votata quasi settant’anni fa.
Buon compleanno Repubblica, buon compleanno italiani.

Cecilia Marangon

 

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